Monti attacca i sovranisti: "Le loro politiche portano dritti alla troika e Conte..."
Top

Monti attacca i sovranisti: "Le loro politiche portano dritti alla troika e Conte..."

Il senatore a vita ed ex premier: "Conte non può dire la verità perché parte della sua maggioranza si basa su una falsa narrazione, una vera fake history fatta di tante fake news".  

Monti attacca i sovranisti: "Le loro politiche portano dritti alla troika e Conte..."
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Aprile 2020 - 10.56


ATF

Parole dure: “Sì, purtroppo” il patrimonio di solidarietà e simpatia di cui gode l’Italia si sta già riducendo. Ad affermarlo in un’intervista a Repubblica è il senatore a vita ed ex premier Mario Monti.

“L’Italia che si presenta divisa e litigiosa sulla scena internazionale – spiega – è come l’Italia dei comuni che poi andava a cercarsi il podestà forestiero. Che oggi si chiama troika. I nostri sovranisti hanno demonizzato tutti gli altri partiti per avere partecipato ad una maggioranza di unità nazionale che otto anni fa è riuscita, senza il loro appoggio, ad evitare l’arrivo della troika, allora imminente. Oggi probabilmente temono che, se continuano a governare come in questi due anni, la troika arriverà davvero. E allora ne vedono l’ombra anche là dove proprio non c’è; mentre non vedono che sono le loro politiche a portare dritto alla troika. Coltivare il complottismo è molto più facile che governare bene”.

Conte dovrebbe dire la verità

“Il presidente Conte dovrebbe fare un’operazione verità, ma è difficile che possa farla”. Ha “detto ancora Monti.

Governare, per me, significa dire la verità ai partiti e ai cittadini, anche quando questo significa prendere misure impopolari – spiega Monti -, Conte, invece, ha prima governato con due forze populiste e adesso con una di queste come primo partito della maggioranza. Così deve muoversi – pur avendo mostrato notevoli capacità – in un contesto nel quale la realtà delle cose è spesso ignorata e i fantasmi creati per sconfiggere i nemici di parte si rivolgono contro chi li ha creati”.

Chi “ha fatto del Mes un mostro – aggiunge l’ex premier – adesso può anche convincersi che senza condizionalità quello strumento vada bene; ma ormai tutta la sua base elettorale è pronta a scagliarsi contro chi dovesse dirlo. Dunque, se Conte facesse quello che la coscienza gli detta e lo andasse a spiegare al Parlamento sarebbe la cosa migliore. Ma lo ripeto: è difficile che possa farlo proprio per la natura della sua maggioranza, parte della quale si basa su una falsa narrazione, una vera fake history fatta di tante fake news”.  

Native

Articoli correlati