Anche qui parole nettissime: “Il Consiglio di gestione del fondo di garanzia Mise per le Pmi ieri ha segnalato la necessità di maggiori risorse fino a 3-4 miliardi di euro per soddisfare il flusso di domande arrivate e in arrivo, quasi tutte per prestiti inferiori a 25.000 euro. In tale quadro, Fca Italy riceve garanzie pubbliche miliardarie, nonostante la holding, residente a Amsterdam e a Londra, abbia 28,5 miliardi di liquidità e preveda la distribuzione di 5,5 miliardi agli azionisti, come ricordato dall’ex ministro Calenda”.
Lo sottolinea il deputato di Leu, Stefano Fassina.
“In sintesi, per aiutare azionisti miliardari residenti in paradisi fiscali, centinaia di migliaia di piccole imprenditori stremati e oberati dal carico fiscale italiano rimarranno senza possibilità di finanziamenti agevolati da garanzie pubbliche. E dovremmo pure essere soddisfatti perché, grazie all’intervento del dottor Messina, Fca Italy si è impegnata a utilizzare il prestito garantito dai cittadini italiani per pagare fornitori e lavoratori. Senza tale autorevole intervento, l’avrebbero utilizzato per aumentare i dividendi agli azionisti e i bonus ai manager? È sempre più preoccupante la subalternità della politica. È vero: dopo il Covid-19 nulla sarà come prima. Sarà peggio”, conclude Fassina.