L’appello sul Mes lanciato tra gli altri da Confindustria, Ance, Abi a utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dall’Europa, Mes compreso, “è sicuramente una richiesta ragionevole. Stiamo parlando di un pacchetto di prestiti che sono particolarmente vantaggiosi per Paesi che hanno normalmente un tasso di interesse più alto. A un Paese come l’Italia conviene avere questi tre tipi di prestiti, più che ad altri Paesi”. Così Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, ospite di 24 Mattino su Radio 24.
Per quanto riguarda il Mes “per Spagna e Grecia valgono le stesse considerazioni che valgono per l’Italia, poi vedremo se il governo spagnolo o il governo greco lo utilizzeranno o meno. Io non ho informazioni che non lo utilizzino, e neanche che ne abbiano già fatto richiesta. Teniamo conto che questo strumento è disponibile da 10 giorni, non è che sta lì in attesa da mesi”.
“La forza del modello europeo – continua Gentiloni – è il mercato unico, per questo bisogna stare attenti che discorsi sui ‘campioni europei’ non portino dietro effetti diversi, monopolistici, e che avvantaggerebbero alcuni paesi rispetto ad altri. Quando abbiamo sospeso le regole normali sugli aiuti di Stati, abbiamo ricevuto presso la Commissione domande per 2300 miliardi per aiuti in deroga: di questi circa la metà sono venute solo da un paese, la Germania”, spiega ancora, segnalando come questo dato evidenzia “un potere di bilancio diverso da paese, e senza regole mercato unico questo può portare a una differenza fra paesi molto pericolosa”.
“Questa occasione – dice il commissario Ue – dovrebbe essere utilizzata per affrontare obiettivi, di ciascun Paese e a livello europeo, di una certa importanza: la transizione ambientale, l’innovazione tecnologica e digitale. Abbiamo da risolvere in molti Paesi problemi antichi e questa è l’occasione per avere risorse in questa direzione”.