Sileri (M5s) apre al Mes: "Se sono soldi vantaggiosi, rapidi e senza vincoli vanno bene"
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Sileri (M5s) apre al Mes: "Se sono soldi vantaggiosi, rapidi e senza vincoli vanno bene"

Il viceministro della Salute: "Dobbiamo eliminare la burocrazia per far rinascere il nostro Paese. Quello che è successo documenta le carenze che hanno aggravato il servizio sanitario nazionale"

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7 Giugno 2020 - 15.04


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Un pensiero personale. O forse ha fatto da apripista visto che mentre l’Italia ha bisogno di aiuti immediati servono risposte immediate e non le bandierine per dimostrare chi sia il più o il meno critico con l’Europa.

Una posizione nella quale si sno incartati una parte dei grillini impegnati nell’assurda sfida con i sovranisti che vorrebbe far credere che chi accetta i soldi del Mes è una sorta di ‘traditore della patria’.

”Se alcuni Paesi hanno detto no al Mes ci sarà un perché. A mio avviso se sono soldi vantaggiosi, senza vincoli e in tempi rapidi allora va bene. L’Italia ha già dato tanto all’Europa, non ci dimentichiamo che tutta l’austerity e i tagli vengono da lì, quindi ora serve un cambio di passo”.

Lo ha detto ad Agenda, su Sky Tg24, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.

”Mai come ora le sorti del nostro Paese, parlando del servizio sanitario nazionale, dipendono dalla burocrazia – ha aggiunto Sileri-. Dobbiamo eliminare la burocrazia per far rinascere il nostro Paese. Quello che è successo documenta inesorabilmente i difetti e le carenze che negli ultimi anni hanno aggravato il servizio sanitario nazionale. Lo hanno detto prima i lavoratori e poi i pazienti, mentre politici e amministratori si sono nascosti dietro la logica dei tagli necessari e del mancato finanziamento. Servono venti o venticinque miliardi rapidi da usare bene, per riforme strutturali in campo sanitario e a partire dal personale, alzando gli stipendi”.

Ha poi aggiunto Sileri: “Ci troviamo ora in una fase di convivenza, le nostre misure hanno funzionato. In Lombardia i numeri erano alti, è chiaro che ci siano ancora diverse persone contagiate. Quello che interessa ora è guardare l’andamento di questi numeri di settimana in settimana. Il virus continua a circolare ma è ben più controllabile”.

Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a Skytg24. “Non c’e’ un problema Lombardia, dove vedo numeri in costante calo negli ospedali, ma di possibili focolai in tutta Italia. Vorrei mettere una pietra sopra per le preoccupazioni sulla Lombardia e delle regioni vicine”, ha aggiunto.

 

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