Progetto per l'Italia: il piano di rilancio per il Paese -3
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Progetto per l'Italia: il piano di rilancio per il Paese -3

Una proposta che nasce sulla base di analisi, di studi e di esperienze elaborate per offrire un contributo per uscire da una situazione molto critica.

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Giuseppe M. Pignataro Modifica articolo

19 Giugno 2020 - 21.03


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IX LINEA D’AZIONE
RILANCIO DELLA SCUOLA, DELLE UNIVERSITA’ E DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE

 

Obiettivi:

 

• Portare la capacità formativa della scuola italiana e delle università italiane ai primi posti nel mondo.

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro composto da esperti del governo e da esperti provenienti dall’estero per elaborare un piano organico ed articolato, successivamente costituire una authority che guidi la corretta applicazione del piano nei tempi e nei modi previsti e che abbia l’obiettivo strategico di portare la scuola italiana nell’arco di tre anni ai migliori livelli mondiali.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• Individuare i benchmark di riferimento esteri per ogni ramo di formazione scolastica per mutuare nei nostri sistemi di formazione le migliori esperienze;
• prevedere per i responsabili delle unità scolastiche stage all’estero per acquisire i know how necessari a migliorare i nostri sistemi formativi;

 

• introdurre meccanismi chiari di valutazione dell’efficacia formativa di tutte le scuole e delle università italiane;
• introdurre sistemi incentivanti che consentano di accrescere la dotazione di risorse per le scuole e le università che presentano le migliori performance in termini di progressi organizzativi e di efficacia formativa;
• individuare sistemi incentivanti per i docenti più performanti da erogare su base individuale sotto il controllo dell’authority (es. bonus in denaro fino al 40% della retribuzione fissa);
• concedere fringe benefits fiscali a tutti i docenti delle scuole che si sono classificati tra i primi posti per performance realizzate a livello provinciale (es. esenzione IVA su acquisto di beni e servizi);
• sottoporre a percorsi formativi obbligatori tutti i docenti che non hanno realizzato livelli di performance sufficientemente adeguati;
• avviare un piano di riqualificazione e ammodernamento delle strutture scolastiche di ogni ordine e grado per portarle, entro cinque anni, ai livelli dei migliori paesi europei;
• portare gli stipendi dei docenti entro quattro anni ai livelli medi dei primi cinque paesi europei;
• portare a conoscenza dei docenti e degli studenti le analisi degli organismi internazionali sulla qualità della scuola italiana e aprire un dibattito sul tema per realizzare gli opportuni miglioramenti;
• nelle zone ad alta densità di attività criminali introdurre materie per analizzare il fenomeno e le regressioni che la criminalità provoca sulla società e sulla vita delle persone.

 

Risorse da investire: tre miliardi di nuove risorse per quattro anni per un totale di 12 miliardi.
Fonti di finanziamento: fondi per il rilancio e lo sviluppo dell’Italia
Tempi di avvio delle attività riformatrici: tre mesi

Tempi di completamento: quattro anni
Impatto sull’economia reale: alta (AAA)

 

X LINEA D’AZIONE
LA PRODUTTIVITA’ DELLE IMPRESE

 

Obiettivi:
• Portare la produttività delle imprese ai livelli delle best practice mondiali

 

Modalità d’intervento:
• costituzione di un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e di esperti nominati da istituzioni non governative, anche di esperienza estera, per elaborare un piano di intervento che sia in grado di realizzare gli obiettivi prefissati; successivamente affidare ad una authority l’attuazione del piano nei tempi e nei modi previsti, avvalendosi anche di esperti esteri.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• favorire la ricerca e l’innovazione tecnologica nelle imprese con agevolazioni fiscali mirate;
• monitorare i gap di produttività in ogni settore di produzione e nelle realtà industriali di maggiore rilevanza al fine di avviare e favorire tempestivamente piani di recupero;
• applicare esenzioni fiscali consistenti per la componente accessoria delle retribuzioni;
• favorire la contrattazione decentrata;
• favorire il miglioramento delle relazioni industriali;

 

• favorire forme di partecipazione dei lavoratori negli organi di rappresentanza dell’impresa ispirandosi ai modelli più virtuosi presenti nelle esperienze estere;
• istituire “contratti di straordinarietà” per aziende in crisi, e con validi progetti di risanamento, “salari di produttività”, di natura transitoria per agevolare le fasi di sviluppo aziendale più critiche e “salari di sviluppo imprenditoriale” per favorire le start-up nel Sud;
• prevedere premi aziendali da erogare in esenzione fiscale totale a tutti i lavoratori (con esclusione degli assenteisti) delle imprese che hanno evidenziato tassi di assenteismo complessivi inferiori a soglie definite;
• favorire la creazione di gruppi di lavoro formati da manager dell’azienda e da rappresentanti dei lavoratori che monitorano e individuano sistematicamente nuove iniziative per accrescere la produttività;
• favorire le aggregazioni di imprese con vantaggi di carattere fiscale;
• dare alle imprese e ai dipendenti che migliorano il grado di produttività bonus fiscali specifici.

 

 

Risorse da investire: tre miliardi per anno dal 2021 al 2024 per un totale di 12 miliardi.

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

Tempi di avvio delle attività riformatrici: sei mesi

Tempi di completamento: quattro anni

 

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

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XI LINEA D’AZIONE
IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

 

Obiettivi:
• Avvio di un vasto piano di ammodernamento e potenziamento del sistema infrastrutturale del paese per portarlo entro dieci anni al livello dei migliori paesi europei. Potenziamento del sistema dei trasporti su ruota, su rotaia e marittimo.

 

 

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e da esperti del mondo privato per elaborare un piano di sviluppo organico ed articolato; successivamente costituire una authority che guidi la corretta applicazione del piano, nel rispetto dei tempi previsti.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)

° adottare procedure semplificate per tutte le opere pubbliche superando definitivamente l’attuale codice degli appalti;
• creare una sezione dell’Authority per promuovere e facilitare il pieno utilizzo dei fondi strutturali europei;
• favorire interventi sul project-financing per renderlo un prodotto fruibile con le stesse modalità presenti nei paesi europei più evoluti;
• consentire alle PPAA che presentano piani credibili di sviluppo economico del proprio territorio di poter usufruire di adeguati margini di flessibilità nella gestione del bilancio per quanto concerne le nuove spese di investimento;

 

• concedere ai dirigenti delle PPAA che realizzano le opere a maggiore valore aggiunto per lo sviluppo economico del proprio territorio adeguati avanzamenti di carriera; attribuire tali valutazioni alla competenza esclusiva dell’authority senza possibilità di appello;
• prevedere per i dirigenti delle PPAA che realizzano opere di scarsa utilità per lo sviluppo del territorio o che si rivelino per varie ragioni improduttive, la destinazione ad altri incarichi; attribuire tali valutazioni alla competenza dell’authority senza possibilità di appello;
• prevedere l’inappellabilità per gli esiti delle gare pubbliche relative alle infrastrutture; l’attività dell’authority deve essere di per se sufficientemente autotutelante; in alternativa stabilire un solo livello di ricorso e tempi di risoluzione non superiori a 60 giorni;
• prevedere l’impossibilità da parte di singoli comuni e altri enti territoriali di bloccare opere di rilevante utilità per la collettività, che siano ritenuti prevalenti rispetto agli interessi particolari;
• individuare e classificare tutte le forme e le aree di degrado urbanistico dalle più piccole alle più grandi e pianificare azioni sistematiche di eliminazione delle stesse in forma vincolante anche per i privati coinvolti;
• consentire l’accesso privilegiato ad un fondo straordinario per lo sviluppo delle opere di pubblica utilità alle PPAA locali che hanno evidenziato i migliori tassi di crescita del PIL nei precedenti tre anni;
• investire convintamente nelle infrastrutture tecnologiche per portare il paese entro cinque anni ai migliori livelli presenti in Europa.

 

Risorse da investire: dieci miliardi nel 2021, otto miliardi nel 2022 e 5 mld per gli anni successivi di piano per un totale di 28 miliardi di investimenti aggiuntivi a quelli già stanziati.

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

Tempi di avvio delle attività riformatrici: tre mesi

Tempi di completamento: tre anni

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AAA)

 

XII LINEA D’AZIONE
IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI PRIVATI ITALIANI ED ESTERI

 

Obiettivi:
• Rilanciare gli investimenti nel settore privato per portarli ai valori pre-crisi (2007).

 

 

 

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e da esperti del mondo imprenditoriale privato e successivamente costituire un’authority che guidi la corretta applicazione del piano, nel rispetto dei tempi previsti.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• Favorire l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati e garanzie pubbliche su tutti i nuovi investimenti effettuati nei settori strategici per l’economia del paese;
• creare un fondo strategico per le ristrutturazioni industriali delle piccole e medie imprese e per favorire le aggregazioni tra di loro;
• istituire un Fondo di investimento dotato di un volume adeguato di risorse per favorire nuove iniziative imprenditoriali dei giovani;
• istituire un Fondo di investimento per favorire lo sviluppo del settore agroalimentare;
• istituire un Fondo di investimento dotato di un volume adeguato di risorse per potenziare le reti e i distretti d’impresa;

 

• istituire un Fondo di investimento per favorire la creazione di nuovi brevetti e per incentivare la produzione di idee innovative in tutti i campi rilevanti per l’economia;
• creare una sezione dell’authority per promuovere e facilitare l’utilizzo dei fondi strutturali europei;
• creare una sezione dell’authority che promuova e faciliti gli investimenti esteri in Italia;
• creare una sezione dell’authority per promuovere l’affermazione delle nuove idee imprenditoriali;
• elaborare un piano per la riduzione progressiva dell’Irap fino alla sua eliminazione;
• consentire a fronte di un determinato livello di nuovi investimenti l’assunzione a tempo indeterminato di un numero di giovani commisurato alla rilevanza degli investimenti, su cui defiscalizzare i contributi sociali per un periodo non inferiore ai cinque anni o in alternativa favorire il pensionamento anticipato fino a cinque anni di dipendenti, ponendo gli oneri a carico dello Stato;
• consentire alle imprese che fanno nuovi investimenti in particolari settori strategici, oltre una determinata soglia, di essere esentati dalle imposte sui redditi aggiuntivi che gli investimenti saranno in grado di produrre;
• eliminare l’IMU sui capannoni industriali.

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Risorse da investire: cinque miliardi per tre anni di piano a partire dal 2021.

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

Tempi di attuazione degli interventi: due mesi

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

                 

 

XIII LINEA D’AZIONE
IL RILANCIO DEL CREDITO BANCARIO

 

Obiettivi:
• Riattivare il mercato del credito bancario in favore delle PMI riconducendolo gradualmente e tendenzialmente verso tassi di crescita annui preesistenti alla crisi del 2007 – 2009.

 

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e da esperti del mondo privato per elaborare un piano di sviluppo organico ed articolato; successivamente costituire una agenzia che guidi la corretta applicazione del piano, nel rispetto dei tempi previsti.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• Agire su tutti i versanti che hanno determinato restrizioni creditizie:
a) per contrastare le sofferenze bancarie eliminare e/o modificare le leggi che incentivano a non onorare i propri debiti come il concordato in bianco, introducendo (per esempio) il sistema di tipo americano in cui il creditore non è un soggetto passivo nella elaborazione del piano di ristrutturazione;
b) rendere più agevole e molto più rapido il recupero dei crediti non onorati;

 

c) stabilire tempi massimi di chiusura di un fallimento non superiore a quattro anni;
d) agevolare lo scarico fiscale delle perdite su crediti.
• costituire fondi di garanzia pubblica molto consistenti alimentati sia da fondi pubblici che da fondi di natura mutualistica generati dai nuovi finanziamenti, in misura tale da poter soddisfare in modo adeguato la domanda di credito da parte di imprese, piccole e medie, sostanzialmente sane, anche se con bassi rating di merito bancario ma con buoni piani di rilancio, fino a quando l’offerta di credito non raggiunga le condizioni preesistenti alle crisi;
• rilanciare su vasta scala i finanziamenti a medio –termine fornendo alle banche dotate di adeguato know-how, capitali per istituire strutture settoriali specializzate;
• supportare con garanzie pubbliche ed adeguate agevolazioni fiscali finalizzate a fornire una consistente spinta allo sviluppo dei finanziamenti finalizzati a nuovi investimenti;
• concedere agevolazioni fiscali congrue alle banche che evidenziano tassi di crescita degli attivi alle famiglie e alle PMI oltre determinate soglie (es.3%);
• concedere agevolazioni fiscali incisive per lo sviluppo di sistemi alternativi al finanziamento bancario (bonds) anche per le PMI;
• adottare pienamente il modello tedesco della “KFW” ampliando ed efficientando le attività della CDP.

 

Risorse da investire: due miliardi per tre anni a partire dal 2021.
Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia
Tempi di attuazione degli interventi : due mesi
Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

 

XIV LINEA D’AZIONE
IL RILANCIO DEL MERCATO DELL’EDILIZIA

 

 

Obiettivi:
• Rilanciare il settore su vasta scala.

 

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e da esperti del mondo privato per elaborare un piano di sviluppo organico ed articolato; successivamente costituire una authority che guidi la corretta applicazione del piano, nel rispetto dei tempi previsti.

 

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• Avviare piani di ristrutturazione e riqualificazione urbana su vasta scala sull’intero territorio nazionale, da realizzare e rendere operativi in sei mesi in forma obbligatoria, prevedendo l’esenzione totale dell’IVA per quattro anni;
• individuare aree di sviluppo territoriale nuove per favorire uno sviluppo urbanistico armonico con le esigenze del territorio da realizzare anche in deroga ai piani regolatori entro un periodo massimo di sei mesi;
• favorire il credito al settore immobiliare con garanzie pubbliche e con possibilità di scarico fiscale totale delle perdite su crediti registrate dalle banche, qualora siano trascorsi cinque anni dalle erogazioni dei finanziamenti;

 

• avviare piani di costruzione di case popolari e di edilizia sociale in esenzione totale di IVA e di imposte sui redditi realizzati dalle imprese coinvolte;
• trasformare in bonus fiscali per l’acquisto di beni e servizi l’intero valore di locazione pagate dalle coppie di giovani dai 20 ai 40 anni o che hanno figli a carico per determinate soglie di reddito;
• per tutti i nuovi assunti nel settore e fino al 50% della forza lavoro prevedere l’esenzione dai contributi sociali per un periodo di tre anni;
• per le famiglie che acquistano la prima casa e per l’acquisto di una seconda casa da intestare ai figli, prevedere l’esenzione da qualunque imposta;
• rendere scaricabili dalla dichiarazione dei redditi tutti gli acquisti e i lavori necessari alla sistemazione della seconda e terza casa;
• eliminare le imposte sui canoni di locazione di seconde e terze case e favorire il rilascio di garanzie sui canoni di locazione da parte di fondi di garanzia all’uopo costituiti;
• eliminare l’accertamento fiscale sistematico per l’acquisto di beni immobiliari in quanto è un inibitore dello sviluppo del mercato immobiliare;
• prevedere il rilascio di garanzie pubbliche per favorire l’accesso ai mutui da parte dei giovani che hanno contratti di lavoro a tempo determinato;
• riprogettare il catasto e portarlo entro tre anni ad essere ai primi livelli presenti in Europa.

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Risorse da investire: cinque miliardi per tre anni di piano a partire dal 2021.

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

Tempi di attuazione degli interventi: due mesi

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

 

XV LINEA D’AZIONE
IL RILANCIO DEI CONSUMI PRIVATI E DEL COMMERCIO

 

Obiettivi:
• Contribuire a rilanciare i consumi gradualmente su valori pre – crisi 2007

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo, da esperti del commercio e da esperti del mondo sindacale per elaborare un piano di rilancio valido e di spessore.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)


• Rendere deducibili e/o esenti dall’IVA tutti gli acquisti di beni e servizi oltre determinati target di consumo e/o su specifiche quantità dei prodotti e servizi acquisiti;
• prevedere bonus fiscali per chi supera determinate soglie di spesa in funzione del reddito percepito; questa iniziativa può contribuire a contenere l’evasione fiscale;
• prevedere agevolazioni fiscali per il rilancio delle attività commerciali di importanza “storica” che hanno attraversato o che attraversano momenti di difficoltà;

• prevedere agevolazioni fiscali per favorire il credito al consumo;
• prevedere la riduzione delle aliquote IVA sui beni di prima necessità;
• prevedere la liberalizzazione delle aperture delle attività commerciali e velocizzare in linea con le migliori pratiche internazionali, le autorizzazioni alle nuove attività commerciali.

 

Risorse da investire: dieci miliardi per tre anni di piano a partire dal 2021.

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

Tempi di attuazione degli interventi: due mesi

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

 

XVI LINEA D’AZIONE
POTENZIAMENTO DELL’EXPORT E DEL MADE IN ITALY

 

Obiettivi:
• Potenziare in misura significativa la capacità di esportare prodotti in tutti settori di eccellenza.

 

Modalità d’intervento:
• Costituire un gruppo di lavoro formato da esperti del governo e da esperti del mondo imprenditoriale privato e successivamente creare un’authority che guidi la corretta applicazione del piano.

 

Interventi specifici:
(prime proposte)
• Costituire agenzie settoriali per aiutare le imprese che vogliono esportare i propri prodotti in mercati di sbocco anche lontani per aprire canali vendita e ad impostare iniziative commerciali mirate mediante erogazioni di contributi da rimborsare con i flussi di nuovi ricavi realizzati;
• prevedere finanziamenti agevolati sulla base di progetti individuali per aprire la possibilità di esportare in nuovi mercati;
• consentire l’ammortamento accelerato di tutte le spese di investimento sostenute per accrescere o avviare l’operatività sui mercati esteri;
• favorire la creazione di fondi d’investimento a cui destinare contributi pubblici, affinché investano in singole iniziative commerciali su determinati prodotti strategici la cui remunerazione deve essere costituita dalla partecipazione all’utile della singola iniziativa;
• potenziare la Sace ed Export Bank attraverso la CPD che deve assumere una configurazione simile alla KFW tedesca;
• favorire lo sviluppo di schemi di garanzie, in linea con i modelli tedesco e francese, che hanno il vantaggio di fornire un accesso diretto alle garanzie pubbliche statali sia per operazioni strategiche per il paese, sia per il sistema di crediti all’esportazione, senza avere un impatto diretto sull’indebitamento pubblico (modello KFW).

 

Contribuire a:
• Creare network settoriali per favorire l’apertura di nuovi sbocchi commerciali in mercati lontani;
• creare un fondo pubblico destinato alla pubblicità del made in Italy sui mercati internazionali;
• creare società di intermediazione commerciale a capitale misto pubblico- privato per esportare prodotti in settori strategici per lo sviluppo industriale.

 

 

Risorse da investire: tre miliardi per anno a partire dal 2021

 

Fonti di finanziamento: fondo per il rilancio economico e lo sviluppo dell’Italia

 

Tempi di avvio degli interventi: due mesi

Tempi di completamento degli interventi: due anni

 

Impatto sull’economia reale: alta potenzialità (AA)

 

 

 

 

 

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