In un anno di Covid persi quasi 1 milione di posti di lavoro
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In un anno di Covid persi quasi 1 milione di posti di lavoro

L'Istat ha certificato il crollo dell'occupazione in questo anno pari a 945 mila posti di lavoro in meno rispetto al 2020. Falcidiati i lavoratori a tempo e quelli senza tutele contrattuali

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6 Aprile 2021 - 12.22


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Tutte le misure messe in campo dal governo, a cominciare dal blocco dei licenziamenti prorogato fino a metà anno, non basterà per compensare la perdita di posti di lavoro di questo anno contraddistinto dalla pandemia da Covid.
I numeri elaborati dall’Istat sono impietosi, e a rimetterci, neanche a dirlo, sono le categorie di lavoro più fragili e senza tutele.
L’Istat certifica il crollo a febbraio, impennata anche per gli inattivi.
Stabile il dato rispetto al mese precedente.
Il tasso di disoccupazione scende al 10,2% e tra i giovani al 31,6%
A febbraio gli occupati sono sostanzialmente stabili rispetto a gennaio, ma crollano sull’anno (-945.000).
E’ l’ultimo quadro tracciato dall’Istat che vede anche su base tendenziale una crescita dei disoccupati (+21.000) e, soprattutto, degli inattivi (oltre +700.000 unità).
Il tasso di disoccupazione scende nel mese al 10,2% (-0,1 punti) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti).
A febbraio l’occupazione torna a stabilizzarsi, interrompendo il trend negativo che, tra settembre 2020 e gennaio 2021, ha portato alla perdita di oltre di 410 mila occupati – rileva l’Istat – .
Dopo due mesi di forte aumento, cala leggermente il numero di disoccupati. 
Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione è più basso di 2,2 punti percentuali e quello di disoccupazione è più alto di 0,5 punti. 
Ecco nel dettaglio i dati: 
Occupati
A febbraio l’occupazione è stabile sia tra le donne sia tra gli uomini, cresce tra i dipendenti permanenti e gli under 35, mentre scende tra i dipendenti a termine, gli autonomi e chi ha almeno 35 anni.
Stabile anche il tasso di occupazione, pari al 56,5%. 
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, hanno determinato un crollo dell’occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945.000 unità).
La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (‑590.000) e autonomi (‑355.000) e tutte le classi d’età.
Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali.
Il livello dell’occupazione nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021 è inferiore dell’1,2% rispetto a quello del trimestre precedente (settembre-novembre 2020), con un calo di 277mila unità.
Inattivi
A febbraio diminuisce lievemente il numero di inattivi (-0,1% rispetto a gennaio, pari a -10.000 unità) per effetto, da un lato, della diminuzione tra le donne e chi ha almeno 25 anni e dall’altro della crescita tra gli uomini e i 15-24enni.
Il tasso di inattività è stabile al 37,0%. 
Nell’arco dei dodici mesi, crescono le persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +21mila unità), ma soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,4%, pari a +717.000). Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+1,0%, pari a +25mila), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,3%, pari a +183mila unità).
Disoccupazione
A febbraio il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,3% rispetto a gennaio, pari a -9mila unità) riguarda gli uomini e gli under50, tra le donne e le persone con 50 anni o più si osserva un leggero aumento. Il tasso di disoccupazione scende al 10,2% (-0,1 punti) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti).

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