La causa principale è il Covid che ha costretto il personale a far rispettare le regole, dall’uso della mascherina al rispetto delle distanze e dei posti a sedere.
“Negli ultimi mesi il fenomeno delle aggressioni al personale del Gruppo Fs addetto al Front line ha purtroppo raggiunto un livello inaspettato, diventando un fenomeno quasi quotidiano da dover affrontare a tutti i livelli. Negli anni passati non sono mancate le occasioni di confronto con le aziende del Gruppo FS, con la Politica Regionale e le Prefetture Toscane. Ad oggi però la situazione sta degenerando velocemente e c’è bisogno di correre ai ripari, in tempi brevi, per evitare il rischio di trovarsi di fronte a possibili tragedie annunciate che devono essere evitate con ogni mezzo possibile”. Questo il grido di allarme lanciato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ferrovieri Slm Fast e Orsa Ferrovie, rispetto al fatto che “non si può rischiare la vita per lavorare”.
“Proprio in questi ultimi mesi, stiamo assistendo ad un’impressionante aumento degli eventi rispetto anche agli ultimi anni che già di per sé registravano dati preoccupanti (continuano le organizzazioni sindacali), ma il fattore di maggior rischio è che stanno aumentando i casi gravi dove solo grazie alla fortuna del momento non ci siamo trovati a dover affrontare veri e propri drammi. Ciò che ci lascia basiti però è il totale silenzio da parte delle istituzioni, alle quali abbiamo scritto e chiesto ripetutamente incontri mirati ad approfondire insieme a noi i tanti fattori dai quali scaturiscono tali aggressioni nel tentativo di trovare le migliori azioni mitigative possibili. Viviamo in un momento storico decisamente unico ed irripetibile – sottolineano i sindacati – i temi scottanti da affrontare nel mondo del lavoro saranno molti, ma non si può pensare che nel 2021 ci siano persone che arrivano a rischiare la vita svolgendo le proprie mansioni a causa di continue aggressioni messe in atto da personaggi che, purtroppo, troppo spesso la passano liscia”.
Per questo, concludono i sindacati di categoria, “domani 18 ottobre alle ore 10:30, organizzeremo un sit-in sotto la prefettura di Firenze, nella speranza che qualcuno delle istituzioni comprenda la gravità della situazione, in tempo, per non essere poi complici di queste atti violenti”.
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