Il problema è di equità sociale. Perché la tendenza evidente degli ultimi anni è quella di premiare di più i ‘ricchi’ e penalizzare i meno fortunati. Anche in questo caso. Perché il taglio di tasse favorisce chi ha di più e favorisce poco o nulla chi ma meno.
Ma c’è chi fa finta di non vedere.
“Otto miliardi di euro di taglio alle tasse. C’è chi dice “è poco” e scende in piazza, io dico che è un buon inizio”.
Lo scrive su Facebook il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. “Dal 2022 le famiglie italiane pagheranno meno tasse in busta paga: taglio dell’Irpef e sgravio contributivo, e più di un milione di professionisti e autonomi non dovranno più versare 1 miliardo di euro di Irap”.
“Questa – aggiunge – è una manovra espansiva, lo dicono i numeri. E sfatiamo il mito che a trarne vantaggio sia chi oggi guadagna di più, perché è vero l’esatto contrario: l’effetto del taglio alle tasse scende al crescere del reddito, sono premiate le famiglie con redditi medio-bassi e quelle con figli grazie all’entrata a regime dell’assegno unico e universale dal 1° marzo”.
Conclude Rosato: “Di fronte a queste misure fatico davvero a comprendere lo sciopero generale di Cgil e Uil. Non è stato detto nulla quando si stava programmando da parte di Conte lo sperpero delle risorse del Pnrr in bonus e spesa improduttiva, e oggi che si investe su lavoratori e famiglie si incrociano le braccia?”.