Le compagnie aree, già duramente colpite dal Covid, hanno ricevuto in questi giorni, i più profittevoli per loro, un’altra mazzata.
Sono stati cancellati in soli 3 giorni circa 10 mila collegamenti aerei in primis a causa della situazione epidemiologica, mentre il maltempo negli Usa ha finito di peggiorare la situazione.
Le compagnie aeree sono pesantemente colpite dal virus con un gran numero di piloti e assistenti di volo infetti, e quindi in malattia, o costretta a stare in quarantena per esposizione al virus.
Dei quasi 1.700 voli annullati oggi, circa 500 sono riferibili agli Stati Uniti. Al momento, sempre secondo Flightaware, sono già stati annullati altri 512 voli previsti nella giornata di martedì.
Tutta colpa di Omicron, piombata come era prevedibile, sulle vacanze di milioni di persone, e del maltempo che, soprattutto negli Stati Uniti, sta aggingendo caos al caos con tempeste di acqua e di neve.
Secondo Flightaware.com, nella sola giornata di Santo Stefano sono stati cancellati più di 2.000 voli, inclusi oltre 570 provenienti o diretti agli aeroporti statunitensi. Sono stati segnalati inoltre più di 4.000 ritardi.
A pesare su decolli e atterraggi anche le condizioni di piloti, assistenti di volo e altri dipendenti delle compagnie, assenti all’ultim’ora per malattia o quarantena dopo l’esposizione al Covid, che hanno costretto Lufthansa, Delta, United Airlines, JetBlue, Alaska Airlines e molti altri vettori a corto di personale a cancellare i voli durante uno dei periodi di punta dell’anno.
Il giorno di Natale sono stati cancellati più di 2.800 voli in tutto il mondo, inclusi oltre 990 provenienti o diretti verso aeroporti Usa, con oltre 8.500 ritardi. E la viglia ci sono state circa 2.400 cancellazioni e 11.000 ritardi. I dati di Flightaware hanno mostrato ad esempio che United ha cancellato circa 200 voli venerdì e quasi 250 sabato, il 10% di quelli programmati.
“Il picco nazionale di casi di Omicron questa settimana ha avuto un impatto diretto sui nostri equipaggi di volo e sulle persone che gestiscono le nostre operazioni”, ha affermato United in una nota venerdi’. Delta ha cancellato 310 voli sabato e oltre 100 altri domenica, affermando di aver “esaurito tutte le opzioni e le risorse”.
“Ci scusiamo con i nostri clienti per il ritardo nei loro piani di viaggio per le vacanze”, ha affermato la compagnia in una nota. Le cancellazioni si sono aggiunte alla frustrazione di non potersi ricongiungere con i propri cari durante le vacanze dopo che il Natale dell’anno scorso era stato già messo a dura prova dalla prima ondata del Covid.
Le compagnie aeree cinesi hanno registrato il maggior numero di cancellazioni, con China Eastern che ha eliminato più di 1.000 voli, oltre il 20% del suo piano di volo, tra venerdì e sabato, e Air China che ha bloccato circa il 20% delle partenze programmate nel periodo. L’American Automobile Association ha stimato che più di 109 milioni di americani viaggeranno in aereo, treno o automobile tra il 23 dicembre e il 2 gennaio, con un aumento del 34% rispetto allo scorso anno.
Ma la maggior parte di questi piani sono stati fatti prima del rilevamento di Omicron, che è diventato il ceppo dominante negli Usa travolgendo ospedali e operatori sanitari. Lo Stato di New York ha riportato un record di 44.431 contagi venerdì, con i nuovi casi che aumentano ogni giorno anche a livello nazionale.
Poi c’è anche il fattore maltempo. “Condizioni di freddo anomalo e una raffica di umidità del Pacifico si traducono in periodi prolungati di neve in montagna e piogge costiere e a valle, alcune delle quali possono diventare tempeste e bombe d’acqua”, ha affermato il Nws. Si prevede che questo fine settimana sulle montagne della Sierra e nello Stato dell’Oregon – ad esempio -cadrà uno strabiliante da due a quattro piedi (da 61 a 122 centimetri).