Russia-Ucraina: il rublo crolla, vola il prezzo del petrolio e del grano
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Russia-Ucraina: il rublo crolla, vola il prezzo del petrolio e del grano

Alla vigilia dei colloqui Mosca-Kiev il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Nella quinta notte di guerra in Ucraina gli scontri non si sono fermati

Russia-Ucraina: il rublo crolla, vola il prezzo del petrolio e del grano
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28 Febbraio 2022 - 09.45


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A tremare, dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a  un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Il Rublo è in forte calo anche all’avvio del mercato ufficiale di Mosca dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. La valuta scambia in forte flessione. Attualmente per un dollaro sono necessari 90 rubli (-8%). Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. Anche le borse europee aprono in forte calo dopo l’inasprimento delle sanzioni: Francoforte apre a -2,08%, Parigi -1,95%, Londra -1,05%.

Ora si attendono le nuove decisioni delle banche centrali, in particolare della Fed, con gli investitori che scommettono su un ripensamento sull’inasprimento della politica monetaria. Anche i prezzi delle materie prime alimentari sono schizzati: entrambi i paesi sono infatti grandi produttori di grano le cui quotazioni sui mercati internazionali salgono dell’8,7%%. Avanzano anche il mais (+5%) e la soia (+3.9%). Così, la Banca centrale della Russia ha alzato il tasso di riferimento al 20%. Secondo l’agenzia Bloomberg, la Banca centrale russa ha motivato la decisione con il drastico “cambiamento delle condizioni esterne.

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L’aumento dei tassi si è reso necessario per rendere più attraenti i depositi”. Il governatore della banca russa parlerà alle ore 16 di Mosca. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti. Attacchi sono stati segnalati nella notte su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo – riferiscono i media ucraini – ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia ne Donbass, “i peggiori degli ultimi mesi”, “con vittime civili e infrastrutture danneggiate”. La cronaca registra anche la fuga dagli arresti domiciliari, dove si trovava con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti del Donbass, l’oligarca amico di Putin Viktor Medvedchuk, considerato il suo uomo a Kiev. Il suo legale ha fatto sapere che “si trova in un posto sicuro a Kiev”. I russi avrebbero intanto dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen insiste: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea”. Nella notte parla al telefono con il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky riferisce anche su Twitter di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda. “Concordato ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore”, dice, sottolineando che “le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina”.

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Alla vigilia dei colloqui su cui puntano le speranze di una soluzione diplomatica – che inizieranno a mezzogiorno (ora locale, 11 ora italiana) – gira voce di un imminente arrivo in Ucraina di truppe bielorusse a sostegno di quelle di Mosca, al momento non confortata dai fatti. Nella notte arriva anche la notizia del sì al referendum su alcune modifiche alla Costituzione di Minsk che, oltre a rafforzare i poteri di Lukashenko, rimasto fedele a Putin, potrebbero consentire a Mosca di dispiegare sul territorio armi nucleari pur escludendo “ogni aggressione militare”  dalla Bielorussia. Intanto, il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky fa sapere che “la delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”. “Abbiamo dimostrato di sapere come proteggere la nostra casa dagli ospiti indesiderati”, twitta il comandante delle forze di terra delle forze armate dell’Ucraina, Oleksandr Syrsky. Secondo Kiev, la Russia, nei primi 4 giorni di guerra, ha perso circa 4.000 uomini, dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo bilancio del ministero della Salute conta 352 civili ucraini uccisi, tra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini.

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