Draghi alla Camera: "L'Ucraina chiede aiuto, non ci volteremo dall'altra parte"
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Draghi alla Camera: "L'Ucraina chiede aiuto, non ci volteremo dall'altra parte"

Draghi tranquillizza gli italiani: "Abbiamo ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi e l'arrivo della primavera dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi"

Draghi alla Camera: "L'Ucraina chiede aiuto, non ci volteremo dall'altra parte"
Mario Draghi
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1 Marzo 2022 - 19.30


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“Ai cittadini italiani, che sono preoccupati per le conseguenze di questo conflitto, voglio dire che il Governo è al lavoro incessantemente per contrastare le possibili ricadute per il Paese. Il Ministero dell’Interno ha emanato le direttive in merito alle misure di vigilanza, a protezione degli obiettivi sensibili. Per gli aspetti legati ai controlli di sicurezza dei rifugiati, il Governo ha attivato tutti i meccanismi nazionali e di coordinamento internazionale per monitorare le potenziali minacce”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi in Senato. E quando si parla di vulnerabilità italiana, si parla di energia. 

“L’Italia ha ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature più miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie. La nostra previsione è che saremo in grado di assorbire eventuali picchi di domanda attraverso i volumi in stoccaggio e altra capacità di importazione” assicura Draghi. Sebbene non ci siano segnali di uno stop delle forniture di gas dalla Russia, tuttavia in assenza di queste “la situazione per i prossimi inverni rischia di essere più complicata. Il Governo ha allo studio una serie di misure per ridurre la dipendenza italiana dalla Russia”. 

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La diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico “è un obiettivo da perseguire indipendentemente da quello che accadrà alle forniture di gas russo nell’immediato. Non possiamo essere così dipendenti dalle decisioni di un solo Paese. Ne va anche della nostra libertà, non solo della nostra prosperità” ha affermato il premier, in un passaggio del suo discorso applaudito da Palazzo Madama. 

Il discorso di Draghi alla Camera

Nel pomeriggio il premier Draghi ha parlato anche alla Camera. Draghi ha spiegato che il presidente Ucraino Zelenskyy “ aveva chiesto equipaggiamenti, armamenti e veicoli militari per proteggersi dall’aggressione russa. È necessario che il governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all’invasione e difendere l’indipendenza del Paese”. 

“A un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza. Questa è la posizione italiana, dell’Unione Europea, dei nostri alleati” ha continuato Draghi. 

Draghi si è poi rivolto al popolo ucraino e al presidente Zelenskyy che “con la loro eroica resistenza ci mettono davanti una nuova realtà e ci obbligano a compiere scelte fino a pochi mesi fa impensabili”. E ancora una volta ha espresso tutta la sua solidarietà e “quella del governo e degli italiani al presidente Zelensky, al governo ucraino e a tutte le cittadine e cittadini dell’Ucraina”. 

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“Voglio inoltre esprimere” ha aggiunto Draghi, “vicinanza alle 236mila persone di nazionalità ucraina presenti in Italia che vivono giorni drammatici per il destino dei propri cari”. Tutti i senatori hanno risposto con un lungo applauso che ha riempito l’Aula.

Draghi si è infine rivolto agli italiani in Ucraina, che sono circa 2.300, di cui oltre 1.600 residenti: “Dal 12 febbraio la Farnesina ha raccomandato loro di lasciare l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili. A partire dal 24 febbraio, in seguito agli attacchi da parte russa, l’avviso è stato modificato. Ai connazionali ancora presenti nella capitale ucraina e dintorni abbiamo raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare la città, negli orari in cui non c’è il coprifuoco”. 

“In queste ore non vige il coprifuoco, ma la situazione potrebbe cambiare in conseguenza dell’andamento delle operazioni militari. Raccomandiamo la massima cautela”. Il personale dell’Ambasciata a Kiev, invece, al momento si è spostato dall’Ambasciata “presso la Residenza dell’Ambasciatore insieme a un gruppo di connazionali, inclusi minori e neonati. In Residenza si sono concentrate 87 persone, di cui 72 dovrebbero trasferirsi oggi a Leopoli”, ha detto Draghi ringraziando l’Ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il personale dell’Ambasciata “per lo spirito di servizio, la dedizione, il coraggio mostrati in questi giorni drammatici”.

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