Le sanzioni creano notevoli problemi a ristoranti e caffè in Russia, che non riescono a ricevere i prodotti necessari, oltre che per la svalutazione del rublo. Lo riferisce Izvestia, citata da Ukrainian Pravda, riportando le stime della Federazione dei Ristoratori e Albergatori della Federazione Russa.
Alcune spedizioni sono state interrotte, mentre un certo numero di operatori ha ridotto il periodo di differimento dei pagamenti o l’ha annullato del tutto, ha spiegato Alexander Muratov, direttore sviluppo della società proprietaria del marchio Yakitoria. Secondo i dati a sua disposizione, i maggiori cambiamenti si sono verificati con l’alcol: i prezzi di acquisto di molti beni sono aumentati del 30-80%. Le attuali riserve saranno sufficienti per 3-4 mesi, ha aggiunto.
Oleh Pidhirnyi, Direttore Generale di Chocolate Factory, ha affermato che ci sono state interruzioni nella fornitura di varie categorie di merci, principalmente ingredienti: salse, sciroppi e pasta. Alcuni di questi, indispensabili in cucina. Interruzioni anche nella fornitura di pesce dalla Turchia. E all’interno del Paese ci sono difficoltà con lo zucchero, ha affermato il direttore generale dell’azienda-fornitrice di prodotti “Vasiliev Brothers” Ivan Vasiliev.
Il ministero dell’Agricoltura russo ha proposto di azzerare i dazi all’importazione sugli ortaggi entro il 30 settembre per soddisfare le esigenze del mercato interno, ha detto il ministero a Izvestia. Una decisione che sarebbe già stata presa in una riunione del Consiglio della Commissione economica eurasiatica.