Ucraina, Kuleba: "Questa volta le sanzioni alla Russia devono includere l'embargo sul petrolio"
Top

Ucraina, Kuleba: "Questa volta le sanzioni alla Russia devono includere l'embargo sul petrolio"

Il ministro degli Esteri ucraino, ha twittato il suo pensiero sul sesto pacchetto di sanzioni verso la Russia. "Mi concentrerò anche sulla fornitura di altre armi e la concessione all'Ucraina dello status di candidato Ue".

Ucraina, Kuleba: "Questa volta le sanzioni alla Russia devono includere l'embargo sul petrolio"
Preroll

globalist Modifica articolo

16 Maggio 2022 - 15.43


ATF

Dmitro Kuleba, ministro degli Esteri di Kiev, ha chiesto sanzioni più dure per la Russia, soprattutto legate all’embargo sulle esportazioni di petrolio. Dal suo profilo twitter, Kuleba che si trova a Bruxelles, ha scritto senza mezzi termini gli obiettivi a breve termine dell’Ucraina.

“Ho iniziato la mia visita a Bruxelles per spingere per il sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia che deve includere un embargo al petrolio”.

“Mi concentrerò anche sulla fornitura di altre armi e la concessione all’Ucraina dello status di candidato Ue. Crediamo che l’Ucraina meriti una valutazione individuale e basata sul merito”, ha aggiunto.

L’Italia si presenta all’Ue oggi con tre priorità: arrivare alla pace in Ucraina, il tetto massimo ai prezzi del gas e la sicurezza alimentare. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a Bruxelles per il consiglio esteri Ue. “L’Ue deve approvare il prima possibile il tetto ai prezzi del gas prima che sia troppo tardi, ovvero prima che i prezzi vadano fuori controllo e vadano a impattare ancora di più su famiglie e imprese”. “L’Italia non pone veti, noi vogliamo approvare il sesto pacchetto sanzioni il prima possibile perché le sanzioni sono l’unico strumento pacifico a nostra disposizione per portare Putin al tavolo diplomatico”.

Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a Bruxelles per il consiglio europeo esteri. “È evidente che le regole dell’Ue vadano riformate, superando il principio dell’unanimità, perché un Paese solo, in questo caso l’Ungheria, non blocchi le decisioni”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Native

Articoli correlati