Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Abdulaziz bin Salman, è intervenuto sulla crisi globale dell’energia e sull’apparentemente inarrestabile crescita dei prezzi delle materie prime.
L’Opec+, l’alleanza che riunisce i membri del cartello petrolifero Opec e Paesi indipendenti come la Russia, ha “l’impegno, la flessibilità e i mezzi” per affrontare le sfide derivanti dalla volatilità dei mercati petroliferi e dalla scarsa liquidità, tra cui tagliare la produzione “in qualsiasi momento e in modi diversi”.
L’Opec+, in queste circostanze, potrebbe, alla luce della Dichiarazione di cooperazione, mettere in atto meccanismi quali i tagli alla produzione petrolifera, così come fatto nel 2020 e ne 2021, ha specificato il ministro saudita in dichiarazioni riportate dall’emittente panaraba “Al Arabiya”.
A detta del ministro, il mercato dei future petroliferi é caduto in “un circolo vizioso” caratterizzato proprio da perdurante volatilità e scarsa liquidità, il che mina le funzioni principali del mercato stesso, ovvero accedere a “prezzi efficienti”, e ciò rischia di avere un impatto negativo sulla fluidità e l’efficacia delle negoziazioni sulle varie piattaforme di scambio di titoli petroliferi e di altri prodotti energetici e materie prime in quanto crea “nuovi tipi di rischi e preoccupazioni”.