Cingolani e la ricetta anti crisi: "Il price cap non è fondamentale, si lavora a un tetto con forchetta"
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Cingolani e la ricetta anti crisi: "Il price cap non è fondamentale, si lavora a un tetto con forchetta"

Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, ha parlato delle strategie future e comuni della Ue per combattere il caro energia: "Lavoriamo a un tetto con forchetta, o a un indice parallelo al Ttf".

Cingolani e la ricetta anti crisi: "Il price cap non è fondamentale, si lavora a un tetto con forchetta"
Roberto Cingolani, Ministro della transizione ecologica
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30 Settembre 2022 - 15.21


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Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, al termine del Consiglio dei ministri europei dell’Energia ha parlato della necessaria strategia comune per affrontare il difficile momento dal punto di vista delle forniture di gas ed elettricità. Più che price cap, lo strumento su cui si lavora a livello europeo per la crisi del gas è un “tetto con forchetta”.

“Bisogna realizzare e trovare un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa sempre essere una variazione”, ha spiegato. “Ci sarà presto una proposta” dai principali Paesi energivori, per fornire alla Commissione” dei punti principali “per consentirle di costruire una proposta legislativa accurata” prima della riunione dei capi di Stato europei del 6-7 ottobre.

“La quasi totalità degli Stati è d’accordo sul fatto che si configuri più come una sanzione che come una misura sull’energia”, ha affermato. “Ormai la Russia fornisce una percentuale molto bassa del totale gas europeo. Anche se mettessimo un tetto al prezzo, l’effetto sul prezzo medio sarebbe basso. L’argomento sembra uscire dalle discussioni”.

 “Con la Germania no, non ci sono tensioni”, ha poi precisato Cingolani. “Assolutamente vi posso garantire che abbiamo lavorato con la Germania veramente al meglio di quello che potevamo – ha aggiunto -. Non so se questo fondo tedesco aiuta ed è una soluzione oppure può rappresentare un aiuto di Stato, ovviamente noi non conosciamo i dettagli di fondo però il ministro è stato molto chiaro: ha detto noi stiamo sostanzialmente creando abbiamo un portafoglio per sussidiare i cittadini e imprese in difficoltà. Anche l’Italia ha stanziato fino a 60 miliardi per sussidiare le fasce più deboli dopodiché noi l’abbiamo fatto nel tempo, in modo scaglionato. Insomma tutti stiamo cercando da una mano a cittadini e imprese”.

“Siamo in guerra energetica con la Russia, che ha anche forti effetti sulla nostra industria. E’ necessaria un’azione dell’Ue urgente e coordinata. Il Consiglio ha chiesto un’ulteriore azione immediata a livello dell’Ue”. Così Jozef Sikela, ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell’Ue, al termine della riunione straordinaria dei ministri Ue dell’Energia. Tra le misure richieste dai governi europei, ha sottolineato, “rientrano l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas importato o un nuovo indice Ue parallelo al Ttf che rifletta meglio il mercato mondiale”.

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