Il Price Cap sul prezzo del gas non ha impattato sul mercato dell’energia, lo sottolineano l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Esma). I due enti, infatti, non hanno identificato impatti significativi (positivi o negativi) che potrebbero essere inequivocabilmente e direttamente attribuiti all’adozione del Meccanismo di correzione del mercato (price cap). E’ quanto emerge nelle loro relazioni di valutazione dell’effetto del price cap presentate oggi alla Commissione europea. «Tuttavia, non si dovrebbe dedurre da ciò che il meccanismo potrebbe non avere alcun impatto sui mercati o sulla sicurezza dell’approvvigionamento in futuro», scrivono le agenzie.
Nel suo rapporto, l’Esma ha osservato che finora non è stato possibile individuare cambiamenti nella negoziazione di derivati del gas nell’Ue che possano essere attribuiti in modo inequivocabile e diretto al price cap. «L’assenza di un impatto significativo del Meccanismo sull’ambiente di negoziazione e compensazione non deve essere intesa come assenza di impatto da parte dello stesso e riflette l’attuale contesto di mercato caratterizzato da bassi prezzi del gas e alti livelli di stoccaggio – scrive l’agenzia -. L’impatto del Meccanismo potrebbe essere diverso in quanto l’ambiente di mercato cambia e l’attivazione del price cap è anticipata dai partecipanti al mercato».