Oltre 100 mila di persone hanno partecipato oggi a Roma alla manifestazione della Cgil per chiedere pace e lavoro. Due cortei, partiti in simultanea da piazza della Repubblica e piazzale dei Partigiani, si sono ricongiunti in Piazza San Giovanni, dove si è tenuto il comizio finale del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Un corteo festoso e colorato
I cortei sono partiti in mattinata, con bandiere rosse e slogan di protesta contro il governo Meloni e la sua politica economica e sociale. I manifestanti hanno marciato per le strade di Roma, intonando canti e slogan, fino a raggiungere Piazza San Giovanni.
Il comizio di Landini
Al comizio finale, Landini ha lanciato un duro attacco al governo Meloni. “Il governo deve invertire la rotta”, ha detto. “La guerra in Ucraina sta provocando una crisi economica e sociale che sta colpendo duramente i lavoratori”.
“Non possiamo accettare che il governo Meloni faccia pagare la crisi ai lavoratori”, ha aggiunto. “Dobbiamo lottare per un lavoro dignitoso e per una società più giusta”.
Le dichiarazioni di Schlein e della sinistra
Al comizio hanno partecipato anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, e altri esponenti della sinistra. Schlein ha detto che “la Costituzione è in pericolo”.
“Il governo Meloni sta attaccando i diritti dei lavoratori e le libertà democratiche”, ha detto. “Dobbiamo difendere la nostra Repubblica”.
“La manifestazione di oggi è un segnale forte che la sinistra è unita contro l’estrema destra”, ha detto il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
La manifestazione come punto di svolta
La manifestazione della Cgil può essere considerata un punto di svolta nella politica italiana. Il governo Meloni è infatti sempre più in difficoltà, sia a causa della crisi economica che della guerra in Ucraina.
La manifestazione di oggi ha dimostrato che la sinistra è unita e determinata a lottare per i diritti dei lavoratori e per il cambiamento del Paese.