Uno smacco per il governo e i suoi giochetti per accomodafre i dati in suo favore.
Il Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge entro il 31 dicembre dell’anno precedente, rendendo necessaria la revoca di eventuali deroghe da parte delle amministrazioni interessate.
Nella sentenza si fa riferimento ai “principi della Corte di Giustizia dell’Unione Europea” per avviare “senza indugi la procedura di gara al fine di assegnare la concessione in un contesto di effettiva concorrenza”. Inoltre, si sottolinea la “limitatezza della risorsa spiaggia”.
La sentenza del Consiglio di Stato riguarda un ricorso del 2023 di un proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo. I giudici si richiamano ai “principi della Corte di Giustizia Ue, 20 aprile 2023, e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.
Di conseguenza sottolineano l’obbligo per i comuni di disapplicare le deroghe confermando la scadenza delle concessioni al 31 dicembre dello scorso anno. Inoltre nella sentenza è contestato il fatto che la risorsa spiaggia non sia scarsa, tesi invece sostenuta dal governo nella mappatura inviata a Bruxelles e portata a motivo della mancata applicazione della direttiva Bolkenstein.