Mattarella tuona contro il caporalato: "Disumano, va abolito totalmente"
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Mattarella tuona contro il caporalato: "Disumano, va abolito totalmente"

Al 160esimo anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana arriva chiaro il richiamo del Capo dello Stato Sergio Mattarella a bandire una forma di lavoro «che si manifesta con caratteri disumani» come il caporalato.

Mattarella tuona contro il caporalato: "Disumano, va abolito totalmente"
Sergio Mattarella
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22 Giugno 2024 - 22.12


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 Lo sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, «con modalità e condizioni illegali e crudeli» è un «fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo». Al 160esimo anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana arriva chiaro il richiamo del Capo dello Stato Sergio Mattarella a bandire una forma di lavoro «che si manifesta con caratteri disumani» come il caporalato.

Il presidente interviene con parole nette dopo la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano abbandonato senza un braccio davanti casa dal proprietario dell’azienda dove lavorava, a Latina, «vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro». Un fatto grave e estraneo a un Paese di grande civiltà, che Mattarella mette in contrapposizione al valore della solidarietà, che è invece un valore che fa parte dell’identità stessa dell’Italia.

E a Latina sindacati e opposizioni si sono dati appuntamento nel pomeriggio contro il caporalato, lo sfruttamento e il lavoro nero. Tra loro anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che rilancia la battaglia contro l’abolizione della legge sull’immigrazione Bossi-Fini. «Tutte le istituzioni devono fare uno scatto in avanti contro questa piaga, perché Satnam Singh purtroppo non è un caso isolato. C’è un sistema strutturale di sfruttamento e di caporalato che va combattuto», insiste la leader dem, annunciando che «nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché è una legge che provoca irregolarità. E l’irregolarità, come insegna questa tragedia e questo omicidio, causa precarietà, sfruttamento e ricattabilità sulla pelle delle persone come Satnam Singh».

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La Latina c’è il campo largo in versione extralarge, con il Pd, Avs e M5s, delegazioni di +Europa, Italia Viva e Azione. «Basta con la Legge Bossi Fini – dice anche il leader di Sinistra Italia Nicola Fratoianni -. Bisogna garantire a tutti coloro che lavorano nei campi e nelle imprese di poter rivendicare pienamente i loro diritti, servono controlli, e serve soprattutto dignità».

`Per la dignità, la salute e la sicurezza di chi lavora´, si legge sul volantino dell’iniziativa targata Cgil e Flai, la categoria dei lavoratori agricoli, contestualmente a uno sciopero del settore di 24 ore. «Avere abbandonato Satnam davanti a casa, con un braccio tranciato in una cassetta della frutta, fa capire come questi lavoratori non siano nemmeno considerati esseri umani. Stiamo cadendo verso il baratro, la logica del profitto a tutti i costi mortifica fino ad annullare la dignità umana», accusa Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil.

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, è tornata ad annunciare controlli a tappeto: «Questa è una situazione di disprezzo della vita umana e di sottovalutazione delle conseguenze di un incidente sul lavoro così grave, è un atto di barbari», dice ricordando che «è stato reintrodotto il reato di interposizione di manodopera e la patente a crediti e aumentato gli ispettori sul lavoro e nell’arco dell’anno saremo in grado di raddoppiare le ispezioni». In tutto il Paese saranno effettuate «iniziative di controllo a tappeto», rimarca.

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Martedì a manifestare sarà la comunità indiana del Lazio. A sostegno del presidio, al quale si affianca un’intera giornata di sciopero, Fai-Cisl, Uila-Uil e Usb e i lavoratori agricoli della provincia di Latina, che nella zona sono circa 20mila. L’appello è stato esteso anche alle imprese.

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