di Federica Giuliani | @traveltotaste
Atocha, la stazione centrale di Madrid, fu inaugurata nel 1851 su progetto di Alberto del Palacio Elissagne e di Gustave Eiffel, lo stesso della famosa torre parigina, ma dopo essere stata distrutta da un incendio venne ricostruita nel 1892.
Ferro e vetro, in puro stile Art Nouveau, rispecchiano il periodo della rivoluzione industriale, durante il quale fu edificata.
Con il tempo si resero necessarie delle modifiche per ingrandirla e adattarla ai nuovi e più moderni treni. Nel 1992, quindi, la stazione venne divisa in due parti: Puerta de Atocha, da dove parte l’alta velocità, e Atocha-Cercanias, per i treni che collegano i comuni limitrofi, i treni a breve percorrenza e quelli pesanti. In quest’ultima stazione, l’11 marzo 2004, ci fu un terribile attentato che viene ora ricordato dal monumento 11M.
Dopo questo grande cambiamento, la stazione originaria venne convertita in un grande giardino botanico: 4000 metri quadri occupati da oltre 7000 piante appartenenti a 260 specie differenti. Un nuovo concetto di ferrovia urbana, che esalta la struttura ottocentesca trasformandola in un luogo da vivere. La temperatura dell’ambiente viene mantenuta costante a 24°C ed è garantita anche una corretta illuminazione attraverso l’utilizzo di quella naturale unita a quella artificiale, che simula i raggi solari per mezzo dei colori bianco e giallo.
La stazione di Atocha attira molti turisti, ma anche i locali amano godersi il giardino di palme, ninfee e piante esotiche per leggere e rilassarsi, mentre osservano le simpatiche tartarughe.
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