Ovini in campo (è proprio il caso di dirlo). Roma torna pecoreccia
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Ovini in campo (è proprio il caso di dirlo). Roma torna pecoreccia

Firmata l'intesa tra il Campidoglio e Coldiretti per ripulire le aree verdi della città. Anche i pastori potranno sfalciare l'erba ma gratuitamente. Venti le aree individuate

Pecore e capre per pulire i parchi
Pecore e capre per pulire i parchi
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24 Maggio 2018 - 14.37


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È stato formalizzato l’accordo tra Comune di Roma e Coldiretti per l’utilizzo di pastori e pecore per la pulizia delle aree verdi: lo ha annunciato questa mattina la sindaca Virgilia Raggi. Le greggi non raggiungeranno il centro della città ma potranno pascolare nelle campagne romane e in periferia; i pastori, inoltre, potranno sfalciare l’erba gratuitamente con mezzi propri e prelevarla per destinarla l’alimentazione degli animali. 

Il protocollo, destinato a “tutelare la biodiversità” a Roma, prevede anche l’indicazione, da parte del dipartimento Ambiente, di venti aree specifiche, dal parco degli Acquedotti al parco del Pineto.

“Questo protocollo di intesa – ha spiegato Raggi – vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40 milioni di metri quadri di verde e circa il 40% a vocazione agricola. Una delle iniziative riguarda la cura delle aree verdi agricole o di campagna, quella parte di cintura spesso abbandonata a se stessa” e per cui si prevede la “pulizia sia attraverso mezzi meccanici sia attraverso l’ecopascolo. Non porteremo le pecore al centro di Roma ma restituiremo loro le area che gli erano state sottratte: la campagna romana”. 

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Soddisfazione per Coldiretti Lazio:”Per noi è stata una grande opportunità – ha affermato il presidente David Granieri – riuscire a rientrare nel modello agricolo a Roma è una sfida e opportunità per tutti. Sarà la festa della transumanza a Roma”.

Secondo l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, che per prima aveva parlato delle pecore ‘tosaerba’, “il protocollo si inserisce all’interno di una pluralità di azioni messe in campo per la gestione del verde pubblico. È una nuova metodologia riscoperta anche in altre città europee”, ha detto, sottolinenando però che “l’ecopascolo non sostituisce il servizio giardini. Già oggi le 2.000 pecore alla Caffarella convivono serenamente con cittadini”.

Per il presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco (M5S), a Roma, il “Comune agricolo più grande d’Italia, non si poteva non siglare un accordo con Coldiretti, per riscoprire le origini”. Parallelamente “stiamo facendo sforzi titanici per risollevare il servizio giardini”.

Non si conoscono ancora i tempi di avvio del progetto, né gli spazi precisi, che saranno comunicati la prossima settimana. Granieri al contempo ha sottolineato che “le pecore non vengono ‘ingaggiate’. Questo animale funziona molto bene nella prevenzione, non è un ‘taglia erba’, viene curato e mangia a testa bassa, non è possibile farle mangiare erba di un metro…Dovremo valutare le aree in cui potranno essere utilizzate. Quindi, dove possibile inizieremo subito, dove non creeremo le condizioni”. “Recuperiamo la vocazione agricola di Roma, in passato trascurata, e questo significa fare tante cose diverse. La questione delle pecore è stata molto enfatizzata, vengono usate in altre città italiane e europee senza alcun clamore. A noi il benessere degli animali sta molto a cuore”. 

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