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Quarto sciopero per il clima, quarto Fridays for Future, e gli studenti di tutto il mondo sono tornati in piazza. Anche l’Italia non è da meno, con l’adesione dei sindacati studenteschi Rete della Conoscenta, Unione degli Studenti e Link. Scese in piazza almeno 300mila persone, in 110 città piccole e grandi. Picchi a Roma, con 30mila persone, Milano (25mila), Torino e Napoli (10mila).
E a Roma la protesta si fa non solo ambientale ma politica: gli studenti infatti hanno intonato Bella Ciao, mostrando come i temi dell’antifascismo e dell’ambientalismo sono profondamente intrecciati. Non soi tratta di una commistione senza senso: da tempo si contoinua a ripetere che questo movimento, cui ha dato il via Greta Thumberg, non è una moda ambientalista per salvare gli orsi polari. Parlare di giustizia climatica è parlare innanzitutto di giustizia sociale: significa immaginare un mondo in cui le risorse del pianeta sono equamente distribuite, in cui non si è costretti all’emigrazione climatica dovuta alla desertificazione dei territori.
E a Roma la protesta si fa non solo ambientale ma politica: gli studenti infatti hanno intonato Bella Ciao, mostrando come i temi dell’antifascismo e dell’ambientalismo sono profondamente intrecciati. Non soi tratta di una commistione senza senso: da tempo si contoinua a ripetere che questo movimento, cui ha dato il via Greta Thumberg, non è una moda ambientalista per salvare gli orsi polari. Parlare di giustizia climatica è parlare innanzitutto di giustizia sociale: significa immaginare un mondo in cui le risorse del pianeta sono equamente distribuite, in cui non si è costretti all’emigrazione climatica dovuta alla desertificazione dei territori.
È il giorno del quarto sciopero mondiale indetto da #FridaysForFuture, il movimento ambientalista creato da #GretaThunberg. A #Roma gli studenti hanno cantato “Bella Ciao” pic.twitter.com/KnA9OVWIQe
— Sky tg24 (@SkyTG24) November 29, 2019