Anche il nostro Paese, che predica ambientalismo a destra e manca, non è molto avanti nella lotta al cambiamento climatico.
L’Italia perde tre posizioni e scivola al 30/o posto nella classifica di 63 Paesi più l’Ue nella lotta alla crisi climatica – Climate Change Performance Index 2022 – a causa del rallentamento dello sviluppo delle rinnovabili (34/o posto della classifica specifica) e per una performance bassa nella politica climatica nazionale.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni a livello di economia del 51% entro il 2030. E’ quanto emerge dal rapporto annuale delle Ong Germanwatch, Can (Climate action network) e NewClimate Institute in collaborazione con Legambiente per l’Italia.
Anche quest’anno le prime tre posizioni della classifica per la lotta alla crisi climatica dei 63 principali paesi del pianeta sono “vuote”, poiché nessuno ha raggiunto la performance necessaria per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi.
Danimarca, Svezia e Norvegia si posizionano dal quarto al sesto posto, soprattutto per lo sviluppo delle rinnovabili. In fondo alla classifica, i Paesi esportatori e utilizzatori di combustibili fossili come Arabia Saudita, Canada, Australia e Russia.
Italia scende al 30° posto nella lotta al cambiamento climatico: ecco perché perde tre posizioni
Il Rapporto è stato redatto da Germanwatch, Can e NewClimate Institute con Legambiente
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9 Novembre 2021 - 10.18
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