Se i ghiacciai si ritirano cambia anche il profilo delle Alpi: nuove conseguenze dell'emergenza clima
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Se i ghiacciai si ritirano cambia anche il profilo delle Alpi: nuove conseguenze dell'emergenza clima

Secondo gli esperti le nostre montagne sono sempre più vulnerabili e fragili, preoccupa anche la situazione frane

Se i ghiacciai si ritirano cambia anche il profilo delle Alpi: nuove conseguenze dell'emergenza clima
Le Alpi dal satellite
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10 Dicembre 2021 - 15.34


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I ghiacciai sulle Alpi italiane mostrano “un marcato regresso dei settori frontali” a causa dei cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dalla seconda edizione della campagna realizzata da Legambiente con il supporto del Comitato glaciologico italiano. Dal 2019 al 2020 sul settore alpino orientale il massimo ritiro, pari a 83,5 metri, si è registrato nel Ghiacciaio di Saldura Meridionale (Alto Adige).

Sul settore centrale, la fronte del Ghiacciaio dei Forni è invece arretrata di oltre 48 metri. La medesima sorte sta interessando anche il Glacionevato del Calderone sul Gran Sasso, in Abruzzo.

Giganti bianchi più fragili e vulnerabili – Le Alpi diventano insomma sempre più fragili, vulnerabili e instabili. Secondo gli esperti, la fusione dei ghiacciai è il fattore principale di questa situazione: i nostri “giganti bianchi” stanno perdendo superficie e spessore, frammentandosi e disgregandosi in corpi glaciali più piccoli. I cambiamenti climatici provocano però anche l’aumento di frane, valanghe di roccia e di ghiaccio e colate detritiche.

Dati allarmanti – Tra il 1850 e il 1975 i ghiacciai delle Alpi europee hanno perso circa la metà del loro volume. Il 25% della restante quantità si è perso tra il 1975 e il 2000 e il 10-15% nei primi cinque anni del nostro secolo.

Aumentano le frane – A preoccupare è anche l’aumento di frane in montagna. Secondo il catasto online del gruppo di ricerca GeoClimAlp del Cnr-Irpi, nel periodo 2000-2020 nelle Alpi Italiane a una quota superiore ai 1.500 metri sul livello del mare si sono registrati 508 processi di instabilità naturale (frane, colate detritiche ed eventi di instabilità glaciale). I dati raccolti evidenziano una concentrazione di frane in alcune Regioni: Valle d’Aosta (42%), Piemonte (18%), Lombardia (16%) e Trentino (15%).

“Ogni anno perso un ghiacciaio grande come il centro di Aosta” – Secondo Jean-Pierre Fosson, della fondazione Montagna sicura, “ogni anno perdiamo l’equivalente del centro città di Aosta di ghiacciai, in termini di chilometri quadrati”.

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