Stop alla plastica monouso: vietata in Italia la vendita dal 14 gennaio
Top

Stop alla plastica monouso: vietata in Italia la vendita dal 14 gennaio

Questo, però, non significa che da subito non troveremo più questi prodotti nei negozi. Esercenti e produttori potranno infatti usare le scorte esistenti fino a esaurimento.

Stop alla plastica monouso: vietata in Italia la vendita dal 14 gennaio
Stop alla vendita di plastica monouso
Preroll

globalist Modifica articolo

13 Gennaio 2022 - 11.57


ATF

Addio a piattini e posate vecchio stile e ai cotton fioc: insomma, stop alla plastica monouso in Italia da venerdì 14 gennaio. Il divieto riguarderà oggetti non compostabili e non biodegradabili. Questo, però, non significa che da subito non troveremo più questi prodotti nei negozi. Esercenti e produttori potranno infatti usare le scorte esistenti fino a esaurimento.

Il 14 gennaio entra in vigore il decreto legislativo 196/2021, che recepisce la direttiva europea “Sup”, Single Use Plastic, del 2019. Nel dettaglio, viene vietata l’immissione sul mercato di posate, piatti, cannucce e altri prodotti anche “oxo-degradabili” (ovvero le materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in microframmenti), i bastoncini cotonati (cotton fioc), agitatori per bevande, aste da attaccare a sostegno dei palloncini, alcuni specifici contenitori per alimenti in polistirene espanso, contenitori e tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.

Il decreto, emanato “con l’intento di promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili”, punta a “produrre entro il 2026 una riduzione quantificabile del consumo dei prodotti di plastica monouso”, come si legge nell’articolo 4. Per i trasgressori sono previste sostanziose multe, da 2.500 a 25mila euro. Possono arrivare anche fino a 50mila euro se l’immissione contestata coinvolge un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato dell’azienda. Ma, come detto, è prevista una deroga per chi può dimostrare l’immissione sul mercato di questi prodotti prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.

Leggi anche:  Clima: il 2024 sarà il primo anno oltre la soglia critica di 1,5 °C

Ci saranno anche agevolazioni per le aziende che utilizzeranno oggetti riutilizzabili, compostabili o biodegradabili. A loro sarà infatti riconosciuto un credito d’imposta nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro ogni anno dal 2022 al 2024. Sono previste inoltre campagne di sensibilizzazione sui “vantaggi ambientali ed economici delle alternative basate su prodotti riutilizzabili”.

Native

Articoli correlati