Bicchiere mezzo vuoto, anche perché se non si riducono ancora le emissioni la situazione potrebbe andare fuori controllo.
“Questa Cop ha compiuto un passo importante verso la giustizia. Accolgo con favore la decisione di istituire un fondo per le perdite e i danni e di renderlo operativo nel prossimo periodo. È chiaro che non sarà sufficiente, ma è un segnale politico indispensabile per ricostruire la fiducia infranta».
Lo ha dichiarato in un videomessaggio il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres a proposito della Cop27 tenutasi a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
«Le voci di coloro che sono in prima linea nella crisi climatica devono essere ascoltate. Il sistema delle Nazioni Unite sosterrà questo sforzo a ogni passo», ha aggiunto Guterres, che ha esortato le parti a puntare alla massima ambizione in materia di perdite e danni e di riduzione delle emissioni.
Riferendosi al Monte Sinai e alla storia di Mosè, Guterres ha detto che il luogo del vertice e dell’accordo era «appropriato»: «Il caos climatico è una crisi di proporzioni bibliche. Invece di un cespuglio in fiamme, ci troviamo di fronte a un pianeta in fiamme».