Una data importante quella che ricorrerà il 21 marzo. A sostegno di un argomento attuale parte del dibattito pubblico, con incidenza mondiale, arriva la Giornata internazionale delle foreste, istituita dalle Nazioni Unite, che ci suggerisce quanto sia importante preservare l’ecosistema, sia in una chiave ampia, ma anche nel piccolo, con gesti volti soprattutto alla sua salvaguardia.
Un dibattito acceso che porta con sé numeri allarmanti. Difatti, pare che le foreste siano uno degli ecosistemi più danneggiati dall’attività umana, con stime (secondo il sito OurWorldinData) che rilevano almeno un terzo delle foreste distrutte e la distruzione di circa 12 milioni di ettari l’anno.
Tra le cause c’è il disboscamento, dovuto soprattutto alla richiesta di suolo, allevamento, agricoltura e abitazioni dovute, soprattutto, a contrastare il progressivo aumento della popolazione mondiale. Non tutto, però, è causato all’intensa attività umana, o quasi. Esistono, di fatti, altre cause definite e che contribuiscono alla distruzione delle foreste e dei boschi in modo indiretto, come incendi, siccità, alluvioni e forti venti, sintomo di un aumento sostanziale dei fenomeni atmosferici estremi. Queste conseguenze sono dovute, però, dovute a ragioni strettamente correlate all’attività umana.
Da qui, è facile che si inneschi una reazione a catena che colpisce in primo luogo la flora e la fauna, ma anche le popolazioni indigene che sopravvivono grazie alle risorse naturali, senza contare anche quei settori caratterizzanti delle società moderne, come l’economia, l’ambiente e la sanità.
Sono stati scritti molti saggi e guide che mirano, soprattutto, a sensibilizzare i lettori su un tema che ci tocca da vicino ed è capace di creare risvolti negativi sulla vita degli esseri umani. Uno tra tutti, Peter Wohlleben, un forestale tedesco che ha sempre vissuto la propria vita studiando boschi e foreste, in molti scritti, come La vita nascosta degli alberi, ha cercato di svelare tutte le scoperte incontrate nella sua vita rimanendo sempre a contatto con la natura.
Come Wohlleben, anche altri, tra attivisti e scrittori, come l’attivista odierna più conosciuta Greta Thunberg, hanno messo al centro del proprio racconto e della loro vita il tema ambientale.
Grande attenzione anche a catturare l’attenzione dei più piccoli; da qui la serie letteraria di Geronimo Stilton, con il piccolo libro della terra, edizione che crea i presupposti per l’educazione alla lettura, alla consapevolezza e, il fine più importante, il rispetto dell’ambiente.
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