Clima: in Europa l'aumento record delle temperature nel 2022 ha provocato 16 mila morti
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Clima: in Europa l'aumento record delle temperature nel 2022 ha provocato 16 mila morti

L'Europa ha sperimentato temperature eccezionalmente alte nel 2022, con una media di 2,3 gradi Celsius superiore rispetto alla fine del XIX secolo (1850-1900)

Clima: in Europa l'aumento record delle temperature nel 2022 ha provocato 16 mila morti
Caldo record in Europa
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19 Giugno 2023 - 16.42


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L’Europa ha sperimentato temperature eccezionalmente alte nel 2022, con una media di 2,3 gradi Celsius superiore rispetto alla fine del XIX secolo (1850-1900), considerata come era preindustriale di riferimento nell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Questa è stata la conclusione del rapporto sullo stato del clima in Europa 2022, il secondo della serie annuale, redatto congiuntamente dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale e dal Servizio Copernicus sui Cambiamenti Climatici dell’Unione Europea.

Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato per Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito, come attestato nel rapporto. In generale, in tutta la regione europea, il 2022 si è classificato come il secondo anno più caldo, o il quarto se si includono la Groenlandia e parti più orientali. Quasi l’intera regione ha registrato temperature superiori di almeno 0,5 gradi rispetto alla media (1991-2020).

Già a novembre l’Omm aveva già annunciato che l’Europa si era riscaldata a un tasso di +0,5 gradi per decennio dal 1990, il doppio della media delle altre cinque regioni meteorologiche globali. ?Nel 2022, molti paesi dell’Europa occidentale e sud-occidentale hanno avuto il loro anno più caldo mai registrato. L’estate è stata la più calda mai registrata: le alte temperature hanno esacerbato le gravi e diffuse condizioni di siccità, alimentato violenti incendi che hanno provocato la seconda più grande area bruciata mai registrata e portato a migliaia di morti eccessive associate al calore”, ha affermato il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas.

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Il 2022 “purtroppo non è un caso unico o una stranezza climatica”, ha commentato Carlo Buontempo, direttore dell’Osservatorio sui cambiamenti climatici Copernicus (C3S) dell’Unione europea. L’anno “fa parte di una tendenza che renderà gli episodi di stress da caldo estremo più frequenti e intensi in tutta la regione”. Ma, in segno di speranza per il futuro, per la prima volta l’anno scorso l’energia rinnovabile ha generato più elettricità del gas fossile inquinante.

L’energia eolica e solare ha generato il 22,3% dell’elettricità dell’Unione Europea (Ue) nel 2022, superando il gas fossile (20%). ?Per la prima volta, nell’Ue è stata generata più elettricità dall’eolico e dal solare che dal gas fossile. L’aumento dell’uso di fonti energetiche rinnovabili e a basse emissioni di carbonio è fondamentale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili”, ha affermato Taalas.

Una buona notizia se si pensa che nel 2021, ultimo anno disponibile per i dati consolidati, le concentrazioni in atmosfera dei tre principali gas serra (carbonio, metano e protossido di azoto) hanno raggiunto i massimi livelli. Nel 2022, i dati provenienti da più siti mostrano che le emissioni di tutti e tre i gas hanno continuato ad aumentare. Secondo l’Emergency Situations Database (EM-DAT), i pericoli meteorologici, idrologici e climatici in Europa nel 2022 hanno colpito direttamente 156mila persone e causato 16.365 morti, quasi esclusivamente a causa delle ondate di calore. Il danno economico, per lo più legato ad alluvioni e tempeste, è stimato complessivamente in circa 2 miliardi di dollari per l’anno 2022, lontano dai 50 miliardi per l’anno 2021 dopo le alluvioni eccezionali.

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Mentre il termometro saliva, le precipitazioni erano al di sotto del normale in gran parte dell’Europa. “Questo è il quarto anno consecutivo di siccità nella penisola iberica e il terzo nelle regioni montuose delle Alpi e dei Pirenei”, indica il rapporto. La Francia ha vissuto il periodo gennaio-settembre 2022 più secco dal 1976, così come il Regno Unito nel periodo gennaio-agosto, causando “considerevoli impatti sull’agricoltura e sulla produzione di energia”. I ghiacciai delle Alpi europee hanno subito “una perdita di massa record in un solo anno, causata da quantità molto basse di nevicate in inverno, un’estate molto calda e depositi di polvere sahariana”.

Dal 1997 tutti i ghiacciai europei hanno perso circa 880 km3 di ghiaccio. Le temperature superficiali medie nel Nord Atlantico sono state le più calde mai registrate, con ogni ondata di caldo che ha portato a migrazioni ed estinzioni di specie e alla distruzione di interi ecosistemi marini.

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