Il kamikaze di 15 anni ai genitori: non siate tristi, ora avrò 72 vergini
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Il kamikaze di 15 anni ai genitori: non siate tristi, ora avrò 72 vergini

Trovate in un covo dello Stato islamico decine di lettere dei combattenti mai fatte arrivare alle famiglie

Un giovane kamikaze prima di un'azione suicida
Un giovane kamikaze prima di un'azione suicida
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27 Febbraio 2017 - 19.18


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Uno stazio e la consapevolezza di quali abiezioni sia capace il fanatismo. E cosa significhi il lavaggio del cervello.
Mia cara famiglia, perdonatemi». Sono le ultime parole di Alaa Abd al-Akeedi, 15enne, studente iracheno di Mosul prima di immolarsi per l’Isis in una lettera inviata ai genitori, diffusa dall’agenzia Reuters. «Non siate tristi per me e non vestitevi a lutto. Ho chiesto di sposarmi e, se Dio vuole, sposerò le 72 vergini in paradiso».
Il giovane è poi morto in un attacco suicida contro le forze irachene nel 2016. La missiva è stata scritta nello stile tipico dei kamikaze dello Stato islamico con l’intestazione “Dipartimento dei soldati, la brigata dei martiri” e porta la firma di Alaa Abd al-Akeedi, uno dei tanti giovani che negli ultimi 24 mesi si sono ‘sacrificati’ in nome della jihad.
La sua lettera non è però mai arrivata a destinazione. È rimasta insieme alle altre missive e note lasciate dall’Isis quando i jihadisti hanno abbandonato la zona est di Mosul a seguito della campagna militare delle forze irachene.
Lo Stato islamico ha anche lasciato un registro, scritto a mano, che contiene dettagli personali di una cinquantina di ‘reclute’ adolescenti, con una dozzina di fotografie. Documenti trovati dalla Reuters a Mosul est dopo che le forze armate hanno riconquistato l’area. La maggior parte delle ‘reclute’ erano irachene. Altri provenivano dagli Usa, Iran, Marocco e India.
Un altro caso documentato è quello di Atheer Ali, uno studente eccellente nelle scienze, secondo il padre, e che guardava il canale tv National Geographic, amava nuotare e pescare. Poi la scelta improvvisa di unirsi all’Isis nei primi mesi del 2015, fino al suo martirio. Una macabra fine che ha lasciato senza parole i suoi familiari.

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