Le odiano perché sono donne, perché combattono per i diritti civili e perché sono curde.
Ma sono in prima linea e muoiono per opporsi alla guerra di Erdogan che vuole cancellare l’esperimento del Rojava.
Oggi il comando generale delle unità di difesa delle donne (Yekîneyên Parastina Jin, Ypj) ha reso noto i nomi di altre due delle loro combattenti caduti negli scontri con i turchi e le milizie jihadiste al soldo di Erdogan.
Le due si chiamavano Ceylan Aşkan e Sakîna Mıhemed, nomi di battaglia Ronahî Gewda e Sara Tîrêj.
Così il comunicato delle autorità curde: “La resistenza contro l’invasione dell’esercito turco e dei mercenari continua. Impegnati a difendere i valori dell’umanità, le donne resistono al fascismo di Erdoğan come hanno resistito all’Isis. Le compagne Ronahî e Sara si sono oppostei agli attacchi di invasione dello stato turco con grande impegno e determinazione. “
Ceylan e Sakîna: altre due combattenti curde uccise dai soldati di Erdogan
Il comando delle Ypg ha reso noti altri due nomi di donne cadute nella lotta di resistenza del Rojava
globalist Modifica articolo
1 Novembre 2019 - 21.39
ATF
Native
Articoli correlati