L’intelligence irachena ha annunciato questa sera la cattura di Abdulnasser al-Qirdash, definito probabile erede del ‘califfo’ dello Stato islamico Abu Bakr al Baghdadi ucciso il 26 ottobre scorso dalle forze americane nel corso di un raid nella città siriana di Idlib. “Il terrorista di nome Abdulnasser al-Qirdash, candidato a succedere al criminale al-Baghdadi, è stato arrestato. (L’arresto) è arrivato dopo un’accurata intelligence”, afferma una dichiarazione del servizio di intelligence nazionale iracheno, riportata da al Arabiya.
L’operazione che ha portato alla cattura di al-Qirdash, nota peraltro l’emittente tv panaraba nel suo sito, arriva un mese dopo che Mustafa al-Kadhimi, ex capo dell’intelligence irachena, è diventato primo ministro del paese. Tuttavia, il 31 ottobre scorso il Consiglio della Shura dell’Isis, nel confermare la morte di al Baghdadi aveva anche annunciato immediatamente il nome del suo successore, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi. “Il Consiglio della Shura si è incontrato immediatamente dopo la conferma del martirio di al Baghdadi e gli anziani dei santi guerrieri sono stati d’accordo” con la nuova nomina, aveva allora detto allora un portavoce, in un audio di circa 8 minuti targato al Furqan, l’organo ufficiale di informazione dell’organizzazione terroristica. Il nuovo califfo, aveva detto, è Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi (il cui nome viene traslitterato in molti modi diversi, senza contare gli alias), chiedendo per suo conto la fedeltà dei jihadisti. Dello stesso al Qurashi, si è poi parlato di nuovo ai primi di maggio, quando sono già iniziate a circolare voci sulla sua cattura. L’uomo è originario della città irachena nord-occidentale di Tell Afar, secondo fonti d’intelligence irachena citate dai media panarabi, eprima dell’invasione anglo-americana dell’Iraq nel 2003 serviva nell’esercito di Saddam Hussein. Ma anche dalla sua annunciata nomina, è di fatto rimasto dietro le quinte. E oggi il mistero si infittisce: l’annuncio dei servizi iracheni parla, in apparenza, di un’altra persona, che però non avrebbe ancora preso il controllo dell’organizzazione.