La strage di Bologna fu fascista: Meloni che ancora nega se ne faccia una ragione
Top

La strage di Bologna fu fascista: Meloni che ancora nega se ne faccia una ragione

Dopo i depistaggi già scoperti dalla magistratura con le condanna dei depistatori, i post-fascisti ancora cercano di accreditare la pista palestinese e quindi 'rossa'.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

2 Agosto 2020 - 14.45


ATF

Purtroppo i fascisti, i missini, gli ex missini, i camerati dei fascisti e i loro amichetti non se ne sono fatta una ragione: l’Italia è stata insanguinata dal terrorismo fascista e dalle loro bombe.
Gentaglia senza onore e spesso venduta ai servizi segreti, alla loggia massonica P2 e perfino alla criminalità organizzata responsabile della stagione delle stragi che prima hanno tentato di attribuire agli anarchici poi – nel caso di piazza della Loggia a Brescia – tentarono perfino di dare la colpa alle Brigate Rosse (responsabili di altri efferati e barbari crimini ma non delle stragi) e per Bologna da anni cercano di dare corpo ai depistaggi di Licio Gelli, l’ex capo della P2 oggi considerato uno dei mandanti e finanziatori della strage, che hanno sempre cercato di accreditare una pista palestinese.
Oggi la degna erede di quella tradizione è riuscita a disonorare la memoria dei morti e le sofferenze dei familiari facendosi interprete dell’ennesimo tentativo di negare quanto le sentenze passate in giudicato hanno già accertato e le nuove indagini stanno ancora di più dimostrando: la strage del 2 agosto fu opera dei fascisti mentre i depistaggi furono fatti da ufficiali dei servizi segreti in combutta con Licio Gelli.
Con quale faccia Giorgia Meloni può parlare di 40 anni senza giustizia? La giustizia c’è stata. Eccome.
Ma che ha detto? “Oggi sono 40 anni dalla terribile strage di Bologna del 2 agosto 1980. 40 anni senza Giustizia. In un giorno così significativo rivolgo un appello al Presidente Conte: desecreti gli atti relativi a quel tragico periodo storico. Lo dobbiamo alla verità e alle famiglie delle vittime”.
Il retroscena lo spiega Globalist: esistono documenti dei servizi segreti dell’epoca nei quali si parla di possibili attentati palestinesi in Italia. Per gli amici dei fascisti e i loro pseudo-storici sarebbe una prova provata dell’innocenza dei terroristi dei Nar.
In realtà – ma è troppo difficile da spiegare per chi fa solo propaganda un tanto al chilo – documenti di servizi segreti ce ne sono migliaia e migliaia e non tutti sono attendibili ma – spesso – si parla solo di generici allarmi riferiti attraverso le fonti.
Quindi ogni singolo atto andrebbe passato al vaglio critico, essere contestualizzato e si dovrebbe risalire tutta la catena informativa, fino a scoprire chi, come e quando avrebbe organizzato l’attentato.
Di tutto questo non c’è traccia. Si tratta solo di un disperato tentativo di alzare l’ennesimo polverone. Perfino quando Berlusconi e la destra erano al governo – e quindi potevano fare quello che ora chiedono a Conte . e diedero vita alla commissione Mitrokhin i tentativi della destra finirono nel nulla che meritavano,
La strage di Bologna è stata fascista e i mandanti furono i piduisti e pezzi dello Stato infedele. Ci sono sentenze definitive.
Si rassegnino.

Leggi anche:  Meloni ad Atreju: un lugubre comizio all'insegna del livore e dei fallimenti auto-celebrati come successi
Native

Articoli correlati