I neonazisti tedeschi organizzano in Germania le vacanze dei neonazisti Ucraini
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I neonazisti tedeschi organizzano in Germania le vacanze dei neonazisti Ucraini

Il gruppo neonazista Kráftquelle organizza i soggiorni per i mercenari appartenenti ad organizzazioni di estrema destra che hanno combattuto in Ucraina contro le forze delle repubbliche popolari del Donbass. 

I neonazisti ucraini del battaglione Azov
I neonazisti ucraini del battaglione Azov
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20 Febbraio 2021 - 17.28


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di Marco Santopadre

Il gruppo neonazista Kráftquelle (“Fonte di forza”), basato a Pirna, una località della Sassonia, organizza le vacanze in Germania per i mercenari appartenenti ad alcune organizzazioni di estrema destra che hanno combattuto in Ucraina contro le forze delle repubbliche popolari del Donbass. 
In un’inchiesta pubblicata sul settimanale tedesco “Die Zeit” si descrive il gruppo come negazionista e suprematista. Sulle finestre della sede di Kráftquelle sono riportati messaggi inequivocabili, come “il coronavirus è una truffa” e lo slogan “White lives matter”, che ribalta il motto antirazzista del movimento statunitense che si batte contro la violenza della polizia nei confronti della comunità afroamericana. 
Sul cancello d’ingresso della sede dell’organizzazione, scrive sempre “Die Zeit”, un manifesto recita “Stiamo creando zone di protezione-resistenza ora”, mentre nel cortile sventolano le bandiere della Germania e quelle del Partito Nazionaldemocratico Tedesco (NpD), una formazione che ha una chiara identità nazionalsocialista secondo una sentenza del 2017 della Corte Costituzionale Federale di Berlino.
L’idea di ospitare, per un periodo di vacanze in Germania, i neonazisti reduci dalla guerra civile in Ucraina risale al 2018, quando il progetto è stato ideato da estremisti di destra tedeschi e norvegesi durante un incontro in Norvegia. L’iniziativa è rivolta ai veterani della destra radicale e alle loro famiglie, nonché alle famiglie dei caduti. Nel 2019, l’idea è stata presentata alla conferenza ribattezzata “Pact of Steel” (Patto d’acciaio), che ha riunito a Kiev rappresentanti di gruppi fascisti e nazisti provenienti da vari paesi, tra cui Germania, Ucraina, Italia, Serbia, Svezia, Norvegia e Stati Uniti. 
Il progetto di Kráftquelle si inserisce, dunque, nella “Internazionale nera” emersa negli ultimi anni, una rete sovranazionale che vede collegate sul web ma anche con iniziative comuni concrete diverse realtà della destra radicale di numerosi paesi. 
All’interno di questa rete svolge un importante ruolo il “Battaglione Azov”, una milizia ucraina di estrema destra in cui si sono arruolati neofascisti e neonazisti provenienti da vari paesi, desiderosi di combattere contro le milizie volontarie dei territori orientali ucraini che, dopo il golpe filoccidentale del 2014 a Kiev, hanno proclamato l’indipendenza e sono stati immediatamente attaccati dalle truppe agli ordini del nuovo governo.
Prima associata alla cosiddetta “Guardia Nazionale”, un corpo aggregato all’esercito di Kiev, la milizia neonazista è stata successivamente integrata nelle Forze Armate ucraine come “Reggimento operazioni speciali Azov”, dal quale si è originato anche un partito ucraino denominato “Corpo Nazionale”. A livello internazionale la “Azov” ha guidato la formazione di una rete neonazista ribattezzata “Misanthropic Division” (Divisione dei misantropi). La “Azov” è stata accusata in più occasioni di aver compiuto stragi indiscriminate, esecuzioni sommarie, torture e stupri non solo ai danni delle popolazioni dei territori separatisti, ma anche degli abitanti delle zone dell’Ucraina dove la milizia era presente o di altri corpi dell’esercito ucraino. I simboli del battaglione sono il Wolfsangel, o “gancio del lupo”, un simbolo adottato inizialmente dalle milizie di Adolf Hitler prima dell’adozione definitiva della svastica, e dallo Schwarze Sonne, “il sole nero”, noto anche come Sonnenrad, o “ruota di sole”, anch’esso utilizzato durante il Terzo Reich. 
All’interno di campi realizzati in varie parti d’Europa, i veterani della “Azov” realizzano l’addestramento militare e la formazione ideologica di neofascisti e neonazisti, tra cui esponenti di Alternativa per la Germania (AfD), il partito nazionalista di destra tedesco che raccoglie consensi anche nella destra radicale Ovviamente il rischio è che alcune cellule neonaziste o dei “lupi solitari” passino all’azione anche nei paesi europei, come del resto è già successo nei mesi scorsi, con un aumento esponenziale degli omicidi razzisti e delle stragi compiute da esponenti della destra suprematista.
Per tale motivo, nel 2019, le autorità tedesche hanno impedito di lasciare il Paese a 12 estremisti di destra che intendevano recarsi in Ucraina. Il gruppo è stato fermato presso l’aeroporto di Berlino-Schoenefeld prima di imbarcarsi su un volo diretto a Kiev. Tuttavia il governo tedesco ritiene quella rappresentata dalla collaborazione tra l’estrema destra locale e i mercenari neonazisti ucraini come una “minaccia potenziale” e non ancora effettiva.
Lo stesso “Die Zeit” afferma che non ivi sono prove del fatto che il progetto di Kráftquelle di organizzare vacanze in Germania per i reduci dei combattimenti in Ucraina sia effettivamente stato implementato. 
Francamente, in tutta questa storia, le vacanze sono decisamente l’aspetto meno inquietante… A meno che il progetto non serva come copertura rassicurante ai viaggi compiuti dagli estremisti tra Ucraina e Germania.

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