Chi è Walter Biot, l'ufficiale della Marina che per pochi spiccioli ha venduto i segreti Nato ai russi
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Chi è Walter Biot, l'ufficiale della Marina che per pochi spiccioli ha venduto i segreti Nato ai russi

Si chiama Walter Biot l’ufficiale della Marina arrestato per spionaggio. Era in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.

Walter Biot arrestato per spionaggio
Walter Biot arrestato per spionaggio
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31 Marzo 2021 - 13.29


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Il suo nome è Walter Biot. L’ufficiale della Marina è stato arrestato per spionaggio.

Il capitano di fregata Biot, era in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.

L’ufficiale gestiva dossier classificati
Walter Biot, l’ufficiale della Marina militare arrestato con l’accusa di spionaggio, è effettivo al III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, l’ente incaricato tra le altre cose di gestire le relazioni internazionali sulla base delle attribuzioni conferite al Capo di Stato Maggiore nel contesto del quadro normativo di riferimento.
Tra le delicate mansioni svolte nel reparto in cui lavorava Biot (che negli scorsi anni aveva lavorato anche nello staff dell’Ufficio Relazioni Esterne di Smd) anche il coordinamento in ambito Stato Maggiore e per gli aspetti di competenza dei rapporti con organi esterni all’Amministrazione Difesa (compresa quindi la gestione di dossier classificati che riguardano comandi alleati, Nato e le ambasciate straniere) per armonizzare in un’unica visione politico-militare le esigenze e i programmi della Difesa.

La procura della Capitale contesta al militare italiano i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico-militare e spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione. La convalida dell’arresto dell’ufficiale della Marina è prevista nei prossimi giorni. 

L’operazione, condotta dall’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, è stata condotta in occasione di un incontro tra i due in un parcheggio della Capitale. Sono così stati sorpresi in flagranza immediatamente dopo che l’ufficiale italiano aveva consegnato al russo documentazione classificata ricevendo in cambio il denaro. A passare di mano sarebbero state copie di documenti di natura militare e non industriale. 

Intanto l’ambasciatore russo a Roma è stato convocato alla Farnesina. Il segretario generale del ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni, su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio, ha convocato Sergey Razov la cui missione non ha potuto che confermare “il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’Addetto Militare”. “Si verificano le circostanze dell’accaduto” dichiara l’ambasciata russa in Italia, “Per adesso riteniamo inopportuno commentare”.

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