Una spy story con tutti gli ingredienti: un politologo in pensione doppiogiochista che ha lavorato un po’ per i tedeschi e un po’ per i cinesi.
E’ comparso davanti ad un tribunale di Monaco il politologo tedesco accusato di aver spiato a favore di un servizio di intelligence cinese per quasi dieci anni.
L’uomo, identificato come Klaus L., 75 anni, sarebbe stato reclutato durante un viaggio a Shanghai nel 2010. La Corte ha deciso di non ricorrere nei suoi confronti alla carcerazione preventiva. Contro il sospetto verranno formulate più avanti le accuse davanti al Tribunale Superiore di Monaco.
Impiegato in pensione della Fondazione Hanns Seidel, vicina alla Csu di Mark Soeder, l’uomo avrebbe regolarmente trasmesso informazioni ai servizi cinesi dal 2010 al 2019, prima o dopo le visite di stato o le conferenze internazionali, oltre che su temi di attualità. Klaus L.
otteneva le informazioni attraverso la sua vasta rete di contatti politici di alto livello. Per oltre cinque decenni il sospetto era stato anche un’importante fonte di informazioni del servizio di intelligence tedesco Bnd. Secondo la procura federale, il politologo percepiva regolarmente compensi dal servizio di intelligence cinese.
Quest’ultimo finanziava anche le spese degli spostamenti organizzati per fare incontrare l’informatore con i suoi agenti.