Cosa c’è dietro? Proteggete le vostre fonti sul terreno che sono a rischio di essere catturate o uccise da intelligence rivali. E’ questo l’avviso partito dagli uffici del controspionaggio della Cia a Langley e arrivato ai ‘capi stazione’ dell’intelligence americana in tutto il mondo, rivelano fonti al Washington Post.
Il messaggio esorta a prestare grande attenzione alla protezione delle cosiddette “humint” mentre si porta avanti lo sforzo per reclutare un maggior numero di fonti ed informatori in grado di fornire intelligence. L’invio, tramite il sistema dei cablogrammi alle stazioni della Cia nel mondo, chiamato Wwsb, di questo avviso è una cosa di routine, spiegano da Langley, sottolineando che non vi sono informazioni riguardo a violazioni del sistema che protegge l’identità degli informatori.
Ma dietro al messaggio c’è chi legge la preoccupazione per la storica capacità dei pakistani di identificare le fonti della Cia, in un territorio dove l’azione dell’intelligence americana è diventata sempre più difficile, e cruciale, dopo il ritiro dall’Afghanistan e la presa di potere dei Talebani. Nel messaggio si rivela anche il numero degli agenti che sono stati uccisi da intelligence straniere negli ultimi anni.