Il portavoce del Cremlino ammette: "La tensione alla frontiera tra Russia e Ucraina è troppo alta"
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Il portavoce del Cremlino ammette: "La tensione alla frontiera tra Russia e Ucraina è troppo alta"

Dmitry Peskov, in un'intervista alla Cnn ha definito "estremamente pericolosa la situazione per il nostro continente"

Il portavoce del Cremlino ammette: "La tensione alla frontiera tra Russia e Ucraina è troppo alta"
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov
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16 Gennaio 2022 - 12.43


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Possibile una de-escalation? 

La tensione alla frontiera tra Russia e Ucraina “è troppo alta”.

Lo ha ammesso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un’intervista alla Cnn, durante la quale ha definito “estremamente pericolosa la situazione per il nostro continente”. “C’è troppa tensione alla frontiera, c’è troppa tensione in questa parte d’Europa”, ha detto Peskov, la cui intervista è stata in parte pubblicata sull’account twitter del sito americano “The Hill”. E’ per questo, ha continuato, che “stiamo insistendo per ricevere una risposta diretta alle nostre preoccupazioni, una risposta estremamente specifica alle nostre proposte estremamente specifiche”.

Nei giorni scorsi, dopo i colloqui a Ginevra, Bruxelles e Vienna, sostanzialmente falliti, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dato tempo a Stati Uniti e Nato fino alla prossima settimana per rispondere alle richieste di garanzie avanzate da Mosca, a cominciare dall’impegno a non allargare l’Alleanza all’Ucraina. 

 Peskov ha poi respinto le nuove accuse di escalation militare russa o di un attacco contro l’Ucraina. “Vedete che questo non sta avvenendo – ha scandito – Questa è la prima cosa, la seconda e che abbiamo ascoltato la dichiarazione del consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan e ha promesso di pubblicare le prove delle accuse entro 24 ore, se non sbaglio, le stiamo ancora aspettando”. Il riferimento è anche all’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’intelligence Usa, secondo cui la Russia avrebbe già mandato operativi sul terreno in Ucraina e “sabotatori” per creare il pretesto per un incidente e invadere l’est del Paese.

“Lo sapete, viviamo in un mondo di accuse false, di fake news e in un mondo di bugie. E fino a quando non è dimostrato in qualche modo, da qualcosa di visibile o di comprensibile – ha continuato il portavoce del Cremlino – continueremo a presumere che si tratti di una notizia falsa o di accuse false”.

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