Russia-Ucraina la tensione non scende.
La Russia ha recapitato le risposte scritte alle proposte Usa e Nato sulla sicurezza europea, lamentando che “le linee rosse di Mosca e gli interessi fondamentali di sicurezza vengono ignorate”, insistendo sul “ritiro di tutte le forze armate e le armi statunitensi di stanza nell’Europa centro-orientale e sud-orientale e negli Stati baltici” e minacciando che “in assenza della disponibilità a concordare garanzie ferme e giuridicamente vincolanti sulla nostra sicurezza da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, la Russia sarà costretta a reagire, anche attuando misure di carattere tecnico-militare”. Senza però precisare di che tipo di misure si tratti.
Il nodo dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato
Al tempo stesso, Mosca ha affermato di essere pronta a discutere dei limiti al dispiegamento di missili e ad altre misure di costruzione della fiducia.
Intanto Zelensky ha chiarito alla Bbc che la Nato è l’unica via per l’Ucraina: l’adesione alla Nato è una “garanzia di sicurezza” per il Paese, ha detto, escludendo ogni compromesso su questo. Gli ha risposto a distanza il segretario generale Jens Stoltenberg: “Le porte della Nato rimangono aperte, le decisioni sulla membership saranno prese dalla Nato e dai Paesi che aspirano ad entrare”. Un nodo centrale questo, visto che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato è fra le linee rosse indicate da Mosca.