Borrell: "Russia Today e Sputnik non sono media innocenti ma partecipano alla guerra contro l'Occidente"
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Borrell: "Russia Today e Sputnik non sono media innocenti ma partecipano alla guerra contro l'Occidente"

L'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Strasburgo nella plenaria dell'Europarlamento difende la decisione di mettere al bando nella Ue i due media di stato russi

Borrell: "Russia Today e Sputnik non sono media innocenti ma partecipano alla guerra contro l'Occidente"
Josep Borrell
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8 Marzo 2022 - 10.08


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Guerra in Ucraina: è anche guerra di propaganda e guerra di disinformazione che vede tutti più o meno coinvolti ma certamente il controllo diretto di Putin sull’informazione russa ne accentua le capacità e contribuisce a disorientare ancora di più l’opinione pubblica.

 Russia Today e Sputnik non sono “media innocenti” che hanno una loro visione della realtà, ma sono “armi nell’ecosistema di manipolazione del Cremlino”, che “bombardano le menti e gli spiriti”. E l’informazione “è il combustibile della democrazia. Se l’informazione è di cattiva qualità, anche la democrazia è di cattiva qualità”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a Strasburgo nella plenaria dell’Europarlamento.

“Noi non siamo il ministero della verità – continua – non decidiamo che cosa è vero e cosa è falso”, ma Rt e Sputnik alterano “sistematicamente” la realtà dei fatti e sono “parti integranti dell’aggressione all’Ucraina“, raccontando “menzogne” sulla guerra, accusando continuamente Kiev di “bombardare i propri cittadini” per poter dare la colpa a Mosca. L’informazione “è il combustibile della democrazia” perché è sulla base delle informazioni di cui dispongono che i cittadini “decidono il loro voto”.

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L’informazione “è un bene protetto: se vai a comprare la carne in un supermercato”, ci sono delle leggi che garantiscono che il prodotto sia sicuro e non nocivo. Lo stesso deve valere per l’informazione:

“Sputnik non è un media innocente: è stato creato con un decreto presidenziale russo”, ricorda Borrell. E Russia Today, per stessa ammissione del suo “direttore”, è “in grado di fare una guerra (una guerra!) informativa contro l’Occidente”. Per questo la Commissione ha deciso di mettere entrambi i media al bando nell’Ue, conclude Borrell.

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