Putin e la guerra in Ucraina: propaganda mentre impone la censura e il bavaglio in Russia.
“L’impero delle menzogne” ha molte risorse a disposizione, ma è consapevole che è destinato a fallire nello scontro con la verità e la giustizia. Il presidente russo Vladimir Putin approfitta delle dichiarazioni di apertura ad una conferenza a Mosca per rinnovare la sua tirata contro l’Occidente, che tra l’altro accusa di voler “cancellare” la Russia.
“Siamo ben consapevoli delle risorse che questo ‘impero delle menzogne’ ha a sua disposizione – sostiene Putin – ma è impotente contro la verità e la giustizia. La Russia sta coerentemente spiegando la sua posizione al mondo intero, una posizione onesta e aperta e che iniziano a comprendere e condividere più persone”.
Il presidente russo denuncia “la quantità enorme di falsità propaganda che la gente è costretta a ingoiare” e accusa un social network americano di “aver permesso apertamente di fare appelli pubblici per uccidere cittadini russi”.
Poi Putin sostiene che l’Occidente non vuole una Russia “forte e sovrana, non perdonerà la nostra politica indipendente o la determinazione a salvaguardare i nostri interessi nazionali”. Il presidente dice di ricordare “abbastanza bene il suo sostegno al terrorismo, al separatismo ed al banditismo nel Caucaso del Nord.
Proprio come hanno fatto negli anni Novanta e negli anni Duemila stanno cercando di relegarci in cortile, di trasformarci in un Paese debole e dipendente, di stravolgere la sua integrità territoriale o, se possibile, di smembrare la Russia”. Ma, scandisce Putin, “hanno fallito allora e falliranno ancora”.