I missili ipersonici della Russia: si chiamano Kinzhal e Zircon e sono (purtroppo) micidiali
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I missili ipersonici della Russia: si chiamano Kinzhal e Zircon e sono (purtroppo) micidiali

I missili ipersonici: altissima precisione, velocità e silenziosità le caratteristiche che permettono a queste armi di centrare il bersaglio senza essere intercettate e neutralizzate dalla contraerea e dalla difesa missilistica nemica

I missili ipersonici della Russia: si chiamano Kinzhal e Zircon e sono (purtroppo) micidiali
I missili ipersonici
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19 Marzo 2022 - 14.20


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I missili ipersonoci usati da Putin in Ucraina hanno due nomi Kinzhal e Zircon. Due nomi che – speriamo di no – potrebbero tornare nelle cronache.


Si tratta di due missili ipersonici di fabbricazione russa, il primo in dotazione all’aviazione, il secondo alla Marina, e impiegati per la prima volta in questo contesto dall’Armata russa, come sottolineato dal Ministero russo della Difesa. Altissima precisione, velocità e silenziosità le caratteristiche che permettono a queste armi di ultimissima generazione di centrare il bersaglio senza essere intercettate e neutralizzate dalla contraerea e dalla difesa missilistica nemica. Ecco i dettagli tecnici dei missili definiti la Super-arma di Putin.

Kinzhal – Il Kh-47M2, indicato semplicemente come Khinzal (in russo, “Pugnale”), è un missile balistico ipersonico di fabbricazione russa, con una velocità, cioè, superiore a quelle del suono, corrispondente a numeri di Mach superiori a 5. In questo caso la velocità massima è pari a Mach 10, superiore, dunque, a 11.000 km/h (per la precisione, l’avvicinamento finale al bersaglio avviene tra 10.620 e 12.250 km/h) e ha una gittata di 2mila chilometri.
 

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E’ aviotrasportato e aviolanciato dai Mikoyan-Gurevich MiG-31, caccia intercettori a loro volta supersonici, appositamente modificati perché di fabbricazione più datata, sovietica, e sviluppati negli anni ’70 ed entrati in servizio negli anni ’80. Il Khinzal, invece, sviluppato nel primo decennio del 2000 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 nelle forze aerospaziali russe, è stato usato per la prima volta dai russi nel conflitto ucraino per distruggere un “grande deposito sotterraneo di munizioni e missili” nella regione Ivano-Frankivsk, nell’ovest del Paese.

Zircon – Tecnicamente 3M-22, Zircon, (in russo “Zircone”, minerale per lucentezza molto simile al diamante) è a sua volta un missile da crociera ipersonico di fabbricazione russa, progettato con vocazione antinave, per neutralizzare unità navali maggiori tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpediniere, ma in grado di intercettare obiettivi sia marini che terrestri a una distanza non inferiore a mille chilometri; può viaggiare a velocità vicine a Mach 9 (circa 11mila Km/h) e ad altitudini comprese fra i 30 e i 40 km, dove l’aria è più rarefatta e l’attrito inferiore.


 
E’ attualmente in fase sperimentale e al momento destinato alla Marina russa: nell’estate 2021, infatti, è stato firmato il primo ordine da parte delle forze armate russe e a novembre 2021 è iniziata la produzione in serie. L’ultimo test del quale era stata data notizia ufficiale risaliva a metà dicembre 2021. “Il lancio dalla fregata Admiral Gorshkov è stato effettuato nella regione del Mar Bianco verso un bersaglio sulla riva che si trova presso il poligono Chizha, nella regione di Arkhangelsk. Il volo del missile ha rispettato i parametri previsti, il lancio è stato considerato di successo e il bersaglio è stato colpito”, così riportava in una nota diffusa dalla stampa russa il ministero della Difesa.

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