Il rischio di una militarizzazione c’è. Anzi è già una realtà. Sono arrivate in Slovacchia le prime unità Nato incaricate di dispiegare il sistema di difesa antimissile e antiaereo Patriot presso la base aerea di Sliac, nel centro del Paese: lo scrive l’agenzia russa Interfax, citando il ministro della Difesa slovacco, Yaroslav Nagy.
Il ministro ha anche osservato che il sistema Patriot non sostituisce il sistema S-300 di fabbricazione sovietica, già in servizio in Slovacchia. Secondo lui, questi due sistemi contribuiranno entrambi alla difesa dello spazio aereo del Paese.
Ma secondo quanto scrive il quotidiano slovacco Hospodarske Noviny, citato anch’esso da Interfax, Nagy alcuni giorni fa ha dichiarato che Bratislava è pronta a trasferire i suoi missili S-300 in Ucraina, a condizione che vengano sostituiti.
«Cerchiamo tutti di aiutare l’Ucraina in ogni modo possibile. Ma io sono il ministro della Difesa della Slovacchia e devo prima di tutto soddisfare le esigenze della difesa slovacca. Al momento, abbiamo solo il sistema S-300 in Slovacchia, quindi non posso darlo via senza avere un’alternativa», avrebbe commentato Nagy alle voci secondo cui l’S-300 potrebbe essere inviato dalla Slovacchia all’Ucraina.
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