Mariupol sotto un duro attacco da parte delle forze russe che hanno ordinato alle forze ucraine che ancora difendono la città sudorientale di arrendersi entro la giornata di oggi, domenica 17 aprile. Gli attacchi russi si stanno intensificando nell’Ucraina orientale, così come in parti del sud del Paese.
L’ultimatum del generale russo
Ai combattenti ucraini e ai “mercenari stranieri” ancora presenti a Mariupol, è ordinato di cessare le ostilità e deporre le armi entro oggi. “A tutti coloro che depongono le armi è garantita la vita”, è l’ultimatum lanciato dal generale russo Mikhail Mizintsev. I combattenti ucraini rimasti in città si sarebbero asserragliati all’interno delle acciaierie Azovstal.
Mizintsev fornisce anche i dettagli di come dovrà funzionare la resa ucraina: la parte russa isserà le bandiere rosse, gli ucraini quelle bianche “tutto intorno al perimetro dell’Azovstal” in segno di rispetto del cessate il fuoco. Poi, tutte le unità ucraine saranno autorizzate a ritirarsi dall’area “senza armi o munizioni”.
Mizintsev ha anche invitato tutte le forze ucraine a deporre le armi, avvertendole di non “sfidare il destino, ma di prendere l’unica decisione giusta: cessare le ostilità e deporre le armi ora”. Il maggiore generale ha promesso il rispetto di “tutte le norme della Convenzione di Ginevra per il trattamento dei prigionieri di guerra”.