Mosca accelera sull'annessione di pezzi di Ucraina: a Kherson confermato l'uso dei rubli dai primo maggio
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Mosca accelera sull'annessione di pezzi di Ucraina: a Kherson confermato l'uso dei rubli dai primo maggio

Per quattro mesi, ha spiegato il vicepresidente dell'amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov, appena nominato dalle forze fedeli al Cremlino, la divisa circolerà parallelamente a quella ucraina, la grivnia

Mosca accelera sull'annessione di pezzi di Ucraina: a Kherson confermato l'uso dei rubli dai primo maggio
Bombardamenti a Kherson
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28 Aprile 2022 - 18.23


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 Mosca accelera sull’annessione di pezzi di Ucraina: dal primo maggio a Kherson si farà la spesa in rubli. Mentre ancora nei dintorni si combatte, Mosca spinge sull’acceleratore dell’assimilazione ed è pronta a introdurre la sua valuta per i pagamenti nella città dell’Ucraina meridionale sull’estuario del fiume Dnipro, porta d’accesso alla Crimea e testa di ponte per la possibile offensiva su Odessa. Per quattro mesi, ha spiegato il vicepresidente dell’amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov, appena nominato dalle forze fedeli al Cremlino, la divisa circolerà parallelamente a quella ucraina, la grivnia: il tempo di smaltirla e poi, nell’immaginata `nuova Russia´ di Vladimir Putin, quest’ultima diventerà carta straccia.

Tra i primi grandi centri a cadere nelle mani dell’esercito di Mosca, Kherson si prepara così alla gestione della nuova amministrazione. Nelle scorse ore, la Russia ha rivendicato il pieno controllo della città e del suo oblast, anche se le forze ucraine continuano a riferire di sortite e contrattacchi. «Kiev non avrà più modo di imporre le sue politiche naziste in città, reprimendo la sua popolazione e la sua lingua», ha detto Stremousov, cittadino ucraino già indagato per collaborazionismo, definendo «impossibile» il ritorno dell’esercito di Volodymyr Zelensky.

Leggi anche:  I russi avanzano ancora nel Donetsk e conquistano Vuhledar: per Kiev è un momento critico

Il piano russo, del resto, punta a un’annessione rapida del territorio di Kherson. Un referendum, subito bollato come «farsa» da Kiev, avrebbe dovuto svolgersi entro metà maggio. Ma la sua organizzazione si sta rivelando più complicata del previsto per Mosca, che avrebbe deciso di rinviarlo, cominciando a trasferire cittadini dalla vicina Crimea, anche in vista di un possibile censimento utile a definire i rapporti di forza tra la popolazione residente. Eppure, nonostante i mitra puntati, nelle ultime ore sono tornate in piazza le proteste degli ucraini, disperse con i lacrimogeni dai soldati russi.

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