Molti giornali hanno scritto: “La Nato non accetterà mai l’annessione illegale della Crimea”. Queste parole, pronunciate dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, hanno provocato un moto d’indignazione in Occidente: come si permette l’Alleanza Atlantica di boicottare una possibile intesa tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin“
E così è scoppiata la polemica che si basava sul fatto che fosse la Nato – e non l’Ucraina – a stabilire cosa dovesse fare il governo di Kiev.
Ma l’intervista data dal segretario della Nato è stata in parte fraintesa e in parte tradotta in maniera incompleta.
La frase completa era: “L’annessione illegale della Crimea non sarà mai accettata dai membri della Nato. Sosterremo l’Ucraina fino a quando il presidente Putin porterà avanti questa guerra”. Ma Poi era stato aggiunto: “Saranno però il governo e il popolo ucraino a decidere in maniera sovrana su una possibile soluzione di pace».
Come si vede cambia completamente il senso. Ossia che decide l’Ucraina. E se – per ipotesi – l’Ucraina accettasse di cedere la Crimea a quel punto l’annessione non sarebbe più illegale.
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