Chi è Marat Gabidullin l'ex comandante del Gruppo Wagner che contesta la guerra in Ucraina scatenata da Putin
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Chi è Marat Gabidullin l'ex comandante del Gruppo Wagner che contesta la guerra in Ucraina scatenata da Putin

Marat Gabidullin, 50 anni, ex dell’aeronautica russa ed ex comandante del Wagner Group, il gruppo di mercenario finanziato dall’oligarca Evgheny Prigozhin, vicino a Putin

Chi è Marat Gabidullin l'ex comandante del Gruppo Wagner che contesta la guerra in Ucraina scatenata da Putin
Marat Gabidullin, ex comandante del gruppo Wagner
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22 Maggio 2022 - 13.40


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Marat Gabidullin, 50 anni, ex dell’aeronautica russa ed ex comandante del Wagner Group, il gruppo di mercenario finanziato dall’oligarca Evgheny Prigozhin, vicino a Putin, ha scritto un libro: “Io, comandante di Wagner”.

 Marat Gabidullin in una recente intervista ha raccontato la sua verità sull’«assurda guerra in Ucraina» e su Putin che «manda a morire i nostri uomini»: «Non c’è training, non c’è coordinamento delle azioni. Lo si è visto anche all’Isola dei Serpenti. Le vittorie in Siria furono dovute principalmente ai morti della Wagner, mentre i generali del Cremlino si fanno belli e vengono promossi. Ma l’Isis non aveva artiglieria, droni turchi, mezzi corazzati. In Ucraina è tutto completamente diverso».

Gabidullin ha criticato i generali di Mosca per la previsione di una “guerra lampo”: «Pensavano a una guerra veloce, ma avevano cattiva intelligence sull’Ucraina. Non erano preparati, erano male informati. Tre giorni dopo l’inizio della guerra  Lukashenko – che non è russo ma parla solo su mandato di Mosca – fece un’intervista a Solovyov per dire che la Russia avrebbe vinto in tre giorni, “perché di là non c’è nessuno a fronteggiarli”.

Questa guerra va contro qualunque senso, contro il popolo ucraino, ma anche contro quello russo, sarà la rovina dell’economia e dello stato russo. So che la guerra sarà lunga. E so che se i russi riuscissero a tenere i confini degli oblast di Donetsk e Lugansk, si fermerebbero: non perché vogliono, ma perché non hanno assolutamente le forze per andare oltre. Ma hanno le forze per tenere eventualmente Cherson, Mariupol, Melitopol, Berdyansk? Da quello che mi dicono i miei compagni, no».

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