I servizi segreti russi (Fsb) hanno reso noto di aver identificato un altro complice nell’omicidio della giornalista russa Daria Dugina, figlia dell’ideologo ultranazionalista russo Aleksandr Dugin. Si tratta di un altro cittadino ucraino, Bohdan Tsyhanenko, che avrebbe contribuito a preparare la bomba che ha fatto saltare in aria il veicolo sul quale si trovava Dugina.
«Un altro membro di un gruppo terroristico e di sabotaggio ucraino, il cittadino ucraino Bohdan Petrovych Tsyhanenko, nato nel 1978, arrivato in territorio russo attraverso l’Estonia il 30 luglio 2022 e partito dalla Russia il giorno prima che l’auto di Dugina fosse fatta saltare in aria, complotto’ per l’omicidio di Dugina a Mosca insieme a Natalya Vovk (la cittadina ucraina precedentemente indicata dall’Fsb come l’assassino)», ha affermato il centro di pubbliche relazioni dell’Fsb. Secondo l’Fsb Tsyhanenko «ha fornito a Vovk targhe e documenti falsi rilasciati a un vero cittadino kazako, Yulia Zaiko, e ha assemblato la bomba insieme a Vovk in un garage preso in affitto nel settore sud-ovest di Mosca».
La videosorveglianza «fornisce prove documentali che l’autore del crimine, la cittadina ucraina Natalya Pavlovna Vovk, nata nel 1979, ha seguito personalmente Dugina nel parcheggio per gli ospiti del festival della tradizione», si legge. «Mentre si assicurava che Dugina lasciasse il festival, Vovk l’ha seguita su una Mini Cooper e ha fatto brillare l’ordigno esplosivo», prosegue l’Fsb. L’auto di Dugina è stata fatta saltare in aria vicino all’insediamento di Bolshye Vyazemy nella regione di Mosca il 20 agosto. La giovane donna è morta sul colpo
Argomenti: guerra russo-ucraina