Suicidi, cadute accidentali, colpi apoplettici, avvelenamenti. Il cerchio magico e gli oppositori di Putin sono molto sfortunati. Ultimamente è una strage. Chissà perché.
Il direttore generale della russa Far East and Arctic Development Corporation, Ivan Pechorin, 39 anni, uno dei top manager più vicini a Putin, è stato trovato morto sull’isola di Russky, nel Mar del Giappone, al largo dell’estremo oriente russo. Lo scrivono diversi media online, fra cui il sito bielorusso d’opposizione Nexta, secondo i quali le prime indicazioni parlano di una caduta da uno yacht in preda ai fumi all’alcol. Pechorin, che dirigeva il colosso energetico, aveva partecipato al Forum economico dell’Oriente, presieduto da Vladimir Putin a Vladivostok.
La morte sarebbe avvenuta nei giorni immediatamente successivi e la causa ufficiale è stata la caduta in mare dal suo yacht in navigazione. Il cadavere – scrive il Jerusalem Post – è stato recuperato in mare ieri. «La morte di Ivan è una perdita irreparabile per amici e colleghi, una grande perdita per il gruppo», ha scritto in una nota la Far East and Arctic Development Corporation (Erdc) sul suo sito.