L'accusa: i mercenari nazisti della Wagner sfruttano le risorse in Africa per finanziare la guerra di Putin
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L'accusa: i mercenari nazisti della Wagner sfruttano le risorse in Africa per finanziare la guerra di Putin

L'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha accusato il gruppo Wagner per la repressione e le angherie nella Repubblica Centrafricana, Mali, Sudan e altri Paesi africani

L'accusa: i mercenari nazisti della Wagner sfruttano le risorse in Africa per finanziare la guerra di Putin
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7 Ottobre 2022 - 17.50


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La Russia e i vecchi paesi imperialisti pari sono: i mercenari russi della Wagner sfruttano le risorse naturali della Repubblica Centrafricana, del Mali, del Sudan e di altri Paesi africani per finanziare la guerra di Mosca in Ucraina.

Lo ha denunciato l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, aggiungendo che il gruppo di mercenari Wagner «usa i guadagni illeciti», derivanti dallo sfruttamento delle risorse africane, «per finanziare la macchina da guerra di Mosca anche in Africa e in Medio Oriente». Accuse che la Russia ha respinto definendole “rabbia anti-russa”.

«In tutta l’Africa molte persone stanno pagando un prezzo pesante per le pratiche di sfruttamento e le violazioni dei diritti umani del Gruppo Wagner», ha detto ancora la Thomas-Greenfield durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul finanziamento dei gruppi armati attraverso il traffico illecito di risorse naturali in Africa.

Il Gruppo Wagner, composto da veterani delle forze armate russe, ha combattuto in Libia, Siria, Repubblica Centrafricana, Mali e altri Paesi. È stato fondata nel 2014, dopo che la Russia ha annesso la Crimea e ha iniziato a sostenere i separatisti filo-russi nella regione orientale del Donbass, da Evgeny Prigozin, noto come lo «chef del Cremlino», come da lui stesso per la prima volta ammesso nei giorni scorsi.

Figura di spicco del gruppo Wagner è il luogotenente colonnello Dimitri Utkin, 51 anni, ex paracadutista, ex agente dell’intelligence militare russa e fervente ammiratore di Adolf Hitler, tanto da avere tatuato sul collo il simbolo delle Ss.

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