L’Occidente sta valutando la possibilità di utilizzare armi nucleari tattiche nel conflitto in Ucraina contro Russia e Bielorussia.
Lo ha dichiarato alla rete televisiva Belarus 1 Ivan Tertel, direttore del Kgb, i servizi segreti bielorussi, che ancora portano il nome del predecessore sovietico. «Qui si alza la posta in gioco, perché, secondo i nostri dati, l’Occidente ritiene di non dover perdere in nessun caso», ha detto Tertel, «pertanto, c’è la possibilità che vengano utilizzate armi nucleari tattiche o gruppi armati in via di costituzione per l’aggressione diretta contro il nostro Paese e contro i nostri alleati».
I «gruppi armati» a cui fa riferimento Tertel sarebbero presunte cellule che i servizi di intelligence stranieri starebbero addestrando in Polonia, Lituania e Ucraina perché compiano attentati sul territorio di Minsk.
«Ci sono altri scenari. Includono, tra l’altro, i preparativi per una serie di attacchi terroristici sul nostro territorio, tenendo conto del fatto che stiamo creando un raggruppamento di truppe congiunto con la Federazione Russa», ha proseguito il direttore del Kgb, il quale paventa «attacchi terroristici» diretti alle ferrovie e ai contingenti militari.
«Ci sono già appelli in alcuni social network. Sappiamo chi c’è dietro. Sappiamo che i servizi segreti stranieri stanno cercando di prendere le distanze da questo, aiutando di fatto il organizzatori sul territorio di Polonia, Lituania, Ucraina», ha affermato Tertel, «si stanno formando gruppi terroristici, direttamente supportati dai servizi di intelligence di questi stati. Ma comprendiamo e sappiamo per certo che la Cia e altre agenzie di intelligence più potenti dietro i servizi di intelligence dei paesi satelliti controllano e dirigono questa situazione, le finanziano».